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Messina, Frisenna firma un biennale. Casilli: “È un play dinamico, può fare bene”

Il quarto acquisto estivo del Messina è il centrocampista Giulio Frisenna, under che si è messo in luce con un positivo triennio in serie D. Classe 2002, ha esordito con il Catania nella Coppa Italia di Lega Pro contro la Vibonese guidata dall’ex giallorosso Gaetano D’Agostino. Già 70 le gare in D, principalmente a Licata, con cinque reti e un assist decisivo per Izco proprio contro il Messina di Novelli, che poi pareggiò con Lomasto. In provincia, a Sant’Agata, 17 apparizioni, una nei playoff, con il gol al Rende.

Sant'Agata
Giulio Frisenna con il ds del Sant’Agata Ettore Meli

Il suo procuratore è il messinese Maurizio Casilli: “Siamo contenti di approdare in una grande piazza. Per lui è un punto di partenza, perché ha le qualità per ambire a campionati importanti, ma anche di arrivo, se si aprirà un progetto vincente. Ringrazio il presidente Pietro Sciotto, il direttore sportivo Domenico Roma, che lo hanno fortemente voluto. Con il tecnico Giacomo Modica può avere ampi margini di crescita: gli può dare tanto perché è un tecnico che valorizza e amplifica le qualità dei giovani”. 

Il nuovo direttore sportivo ha preannunciato che il club potrebbe rinunciare a qualche valorizzazione, puntando su giovani di proprietà, per monetizzare magari in futuro. Come Emmausso e Manetta, Frisenna sigla quindi un contratto fino al giugno 2025: “È un accordo biennale. Se dovesse fare bene, potrebbe avere gli occhi addosso di altri club. Speriamo però che il Messina possa raggiungere le posizioni che gli spettano e che Giulio possa quindi onorare l’accordo”.

Sant'Agata
Frisenna esulta per il gol contro il Rende (foto Ambra Romano)

Frisenna torna in Lega Pro, dopo il fugace approccio con il Catania: “Si è meritato questa opportunità e questa maglia, con tre anni di gavetta importanti, in cui ha collezionato numeri di spessore. Non giocava perché era uno juniores: soprattutto nel ruolo di centrale di centrocampo servono qualità tecniche e tattiche”.

La propensione offensiva tipica del nuovo corso potrebbe favorirne l’ambientamento: “Il gioco di Modica lo può aiutare tanto, lui ha caratteristiche propositive. Può giostrare sia da mezzala che da play di centrocampo. Non è statico ma dinamico: ringhia e aggredisce. Speriamo di essere all’altezza di questo ruolo. Può essere titolare al di là del minutaggio? Farà di tutto per ritagliarsi uno spazio importante”.

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