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Messina

Messina frenato anche dalla Gelbison. Dezai vicino al gol, espulso l’ingenuo Ragosta

In un match privo di particolari sussulti, i peloritani sfiorano il vantaggio all’89’ con Dezai, la cui conclusione viene ribattuta in extremis da Mustone. Clamorosa ingenuità di Ragosta, che a venti minuti dal termine lascia i suoi in dieci per un fallo di reazione. Poi le proteste per la mancata concessione di un rigore costano l’allontanamento anche per il tecnico Venuto. 

Cocuzza
Cocuzza torna ad indossare la fascia da capitano

Il pre-partita. I rispettivi tecnici, De Felice e Venuto, provano a consolidare le loro traballanti panchine, dopo un avvio deludente. Soprattutto i siciliani pagano il grande ritardo con il quale è stato allestito l’organico, dopo l’ammissione in extremis in serie D. Non sono partiti alla volta della Campania lo squalificato Bruno e l’infortunato Maiorano: indisponibili quindi due degli ultimi acquisti. Si rivedono nell’undici di partenza Cocuzza, Lavrendi e Cassaro. Peloritani in campo, come contro il Gela, con cinque juniores: uno in più rispetto a quelli imposti dal regolamento. Ben cinque gli indisponibili in casa Gelbison: Bozzi, Vacca, Lamanna, Martignetti e soprattutto Grieco, sempre titolare nelle prime giornate.

Colombini
Una chiusura difensiva di Colombini

La cronaca. Il calcio d’inizio si batte sotto una leggera pioggia. Dopo le iniziali fasi di studio, bisogna attendere il 9’ per la prima vera emozione, con la conclusione dalla lunghissima distanza di Colombini che si spegne sul fondo. Al 15’ ci prova Cozzolino, che conquista il primo corner del match. Sugli sviluppi, il colpo di testa fuori misura di Cassaro. Al 19’ il sussulto dei locali, con Liguori che conclude di poco a lato. Al 24’ è impreciso anche Cammarota dalla distanza. Quattro minuti dopo si rivedono invece gli ospiti, con Migliorini che su calcio piazzato non riesce a mettere in apprensione D’Agostino e compagni. Al 35’ sul traversone di Rosafio deviato da Manzillo la complicata e provvidenziale respinta dell’estremo difensore campano: sulla respinta Lavrendi viene fermato in fuorigioco. Ghiotta, seppur fortuita, l’occasione costruita dagli ospiti.

Gelbison
L’ingresso in campo delle due squadre

Tre minuti dopo è ancora Lavrendi a insidiare i locali, con la sua conclusione deviata per l’ennesima volta in angolo. Al 44’ si fa male Lia, che lascia il posto a Ragosta. L’ex attaccante del Castrovillari in settimana ha accusato qualche problema fisico, recuperando solo in extremis. Le squadre vanno al riposo dopo un primo tempo non certo esaltante sul piano dello spettacolo. Timidi progressi da parte degli ospiti rispetto alle due precedenti uscite esterne.

In avvio di ripresa si vede subito Rosafio, il cui tentativo è però velleitario. Al 4’ ci prova Polito, la cui conclusione deviata si trasforma in assist involontario per l’esterno ex Juve Stabia: D’Agostino se la cava in due tempi. Nonostante la buona volontà, il Messina non riesce a sfondare ed al quarto d’ora Venuto si gioca anche la carta Dezai: l’ivoriano prende il posto di un Cocuzza non molto incisivo.

Prisco, Cassaro e Colombini
Un’uscita di Prisco, protetto da Cassaro e Colombini

Subito dopo arriva anche il primo provvedimento disciplinare del match, per il fallo tattico di Cassaro su De Luca. Alla metà della seconda frazione si registra il primo avvicendamento anche tra i locali, con Esposito che rileva Liguori. Al 27’ gravissima ingenuità di Ragosta che, dopo avere conquistato un calcio di punizione, si lascia andare ad un inutile fallo di reazione che gli costa l’espulsione diretta. Ovvio il disappunto del tecnico Antonio Venuto, che si attendeva ben altro apporto dal nuovo acquisto. Al 33’ l’ACR invoca invano un penalty con Lavrendi, ma il direttore di gara lascia correre. Subito dopo viene allontanato per proteste proprio l’allenatore ospite.

Cassaro e Migliorini
Lo stacco di Cassaro, sotto gli occhi di Migliorini

Al 38′ esordio stagionale per Mariani, che rileva Lavrendi. Il centrocampista scuola Ternana è stato condizionato dai problemi fisici nei primi mesi in giallorosso. Al 44′ clamorosa l’occasione costruita dagli ospiti: Dezai supera il portiere e calcia a botta sicura, sulla conclusione debole decisivo il salvataggio sulla linea di Mustone. Peloritani ad un passo dal vantaggio nonostante l’inferiorità numerica. Nonostante l’inserimento di Pezzella nel recupero non accade altro. Secondo pareggio consecutivo per il Messina, che resta nei bassifondi della graduatoria. Inevitabile a questo punto una riflessione sulla posizione di Venuto, anche se a deludere è soprattutto un organico non all’altezza. E le conferme sono arrivate anche dalla Campania.

Il tabellino. Gelbison Vallo della Lucania – ACR Messina 0-0 
Gelbison: D’Agostino, Mejri, Giannotta (38′ st Pistola), Mustone, Romanelli, Manzillo, De Sio (38′ st Genovese), Cammarota, De Luca, Liguori (20’ st Esposito), Passaro (32’ st Chiumarulo). A disposizione: D’Amico, Cresciullo, Cerbone, Serva, Iuliano. Allenatore: Severo De Felice.
Messina: Prisco, Polito, Cozzolino, Bossa, Cassaro, Colombini, Lia (44’ pt Ragosta), Migliorini (43′ st Pezzella), Rosafio, Cocuzza (15’ st Dezai), Lavrendi (38′ st Mariani). A disposizione: Meo, Tricamo, Manetta, Bucca, Carini. Allenatore: Antonio Venuto.
Note – Espulso: al 27’ st Ragosta (M). Allontanato dalla panchina al 33’ st il tecnico ospite Venuto. Ammoniti: al 16’ st Cassaro (M), al 31’ st De Sio (G), al 41′ st Cammarota (G), al 43′ st Bossa (M). Corner: 1-5. Recupero: 3’ pt, 4′ st. Spettatori: circa 400, con buona rappresentanza ospite.

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