Il Messina prosegue la preparazione in vista di domenica, quando a Torre del Greco andrà in scena la seconda trasferta consecutiva. Scherzi di un calendario che prevede poi, a cavallo tra girone di andata e di ritorno, il doppio impegno casalingo consecutivo contro il Catania e la Paganese dell’ex ds Cocchino D’Eboli, peraltro nell’arco di appena quattro giorni, tra il 19 e il 22 dicembre. La prima gara del 2022, il 9 gennaio, sarà un altro derby, a Palermo, magari con qualche novità in formazione in considerazione dell’avvio del mercato invernale.
Difficile capire quale management si occuperà peraltro della sessione di riparazione, dal momento che il presidente Pietro Sciotto non si è mai pronunciato ufficialmente dopo le dimissioni annunciate dal direttore generale Pietro Lo Monaco, nel frattempo regolarmente presente a bordo campo in occasione degli allenamenti settimanali. Il prezioso pareggio conquistato a Taranto potrebbe avere rasserenato gli animi anche se tra le parti non vi sarebbero stati particolari contatti. Le prossime settimane chiariranno i rinnovati scenari, nella speranza che sul campo maturi qualche altro risultato positivo.
La Turris è allenata da Bruno Caneo, che nel luglio 2020, prima della designazione di Raffaele Novelli, incontrò a Salerno il ds granata Angelo Mariano Fabiani e il presidente Sciotto per discutere l’eventuale ritorno in riva allo Stretto, che non si concretizzò nonostante la precedente esperienza a Rieti con Carmine Del Regno e Pierluigi Di Santo, che ne avevano quindi caldeggiato la candidatura. La sua unica, fugace, esperienza in città resta quella dell’annata 1996-97, per la verità tutta da dimenticare, con l’As Messina. “Trovai una società allo sbaraglio. Dopo quattro partite preferii lasciare, anche perché la Federazione sequestrò l’ultimo incasso”, ricordò amaramente proprio Caneo ai nostri microfoni l’estate scorsa, non definendosi quindi un vero e proprio ex.
Al “Liguori” il tecnico Eziolino Capuano spera di potere finalmente contare su una panchina più ampia. Ci sarà il duttile Nicolò Fazzi, che ha saltato l’ultima trasferta, come il compagno Vukusic e il direttore sportivo Christian Argurio, per via di un attacco influenzale. I recenti casi di Covid rendono il protocollo più rigido e la cautela ha consigliato un turno di stop. Sembra avere superato i suoi problemi muscolari anche l’esterno Gian Marco Distefano, mentre resta sotto osservazione l’attaccante croato Ante Vukisic. Improbabili infine i rientri degli altri acciaccati, Gonçalves e Morelli, che come Sarzi Puttini, appena sottopostosi a intervento chirurgico al menisco, hanno bisogno di più tempo.
Lo staff tecnico attende progressi anche da Filippo Damian, schierato soltanto nel finale allo “Iacovone”. Dovranno prestare un’attenzione supplementare i diffidati, con Mikulic che si è appena aggiunto ad Adorante e Simonetti. La Turris è sorprendentemente quarta in classifica con 29 punti, ma in casa ha conquistato soltanto 12 punti a fronte dei 17 arrivati in trasferta. Ben quattro i ko interni, contro Monopoli, Picerno, Campobasso e Avellino. Come già ripetuto alla vigilia di Taranto, il Messina non parte assolutamente battuto, nonostante una classifica non certo rassicurante. L’ultima recita ha restituito comunque fiducia e coraggio a un gruppo provato dai precedenti quattro ko consecutivi.