Avvio shock del Messina, che va sotto dopo novanta secondi: tap-in di Paolini dopo la respinta corta sul tiro di Candellori, colpevolmente solo. Poi Daga e Fofana provvidenziali su Dalmazzi. I peloritani faticano a costruire ma al 29′ centrano un palo con Balde da posizione defilata. In avvio di ripresa una clamorosa incomprensione propizia il raddoppio di Bolsius. Fofana è ingenuo e rimedia il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci. Nel finale una bella rete di Arrigoni chiude la contesa.
Il pre-partita. Quattro novità nel Messina che sfida la Fidelis Andria con il chiaro obiettivo di interrompere la crisi e sbloccarsi in trasferta, dov’è ancora a secco e non vince dal match di Vibo, nel passato torneo. Partono titolari Berto, Fiorani, Versienti e Iannone. Ferrini, Marino e Curiale si accomodano in panchina. Indisponibili Zuppel, Grillo e Filì (gli ultimi due avevano già saltato il match con la Gelbison). I peloritani si aggrappano anche alla cabala: imbattuti ad Andria, nei quattro precedenti tre vittorie e nessun gol subito. Per i pugliesi, fanalino di coda, soltanto un punto nelle ultime sei gare. Tre infortuni anche tra i locali, che devono rinunciare al portiere Savini, al difensore Ercolani e all’attaccante Persichini. Prima del via un lungo abbraccio in stile rugbystico per il Messina, in campo con la tenuta rossa, con croce sul petto gialla, all’esordio stagionale. Divisa interamente blu per l’Andria.
La cronaca. Pronti-via e l’Andria passa dopo appena novanta secondi. Candellori sfrutta lo spazio concesso sulla sinistra e ci prova con un diagonale: Daga respinge corto e Paolini deve soltanto spingere il pallone in rete per l’immediato vantaggio. 1-0 e avvio shock per il Messina, seconda rete in stagione per l’ex Pistoiese. Fofana trattiene Candellori e sulla punizione conseguente l’Andria va a pochi centimetri dal possibile raddoppio. Daga è provvidenziale sul colpo di testa di Dalmazzi, sul cui tap-in salva sulla linea proprio Fofana. Con il passare dei minuti gli ospiti sembrano finalmente entrare in partita. Al 10′ sul traversone dalla destra di Versienti è fuori misura il colpo di testa di Fazzi. Al 14′ viene respinto un tentativo da fuori area di Balde. Al 19′ giallo anche per Fiorani, per un intervento in ritardo. Subito dopo Messina pericoloso: bel numero di Catania, la cui conclusione strozzata diventa un assist per Fazzi; sul tentativo a botta sicura decisiva la chiusura di Hadziosmanovic.
I ritmi si abbassano e al 29′ sugli sviluppi di un corner il Messina è sfortunato: sulla sponda aerea di Angileri, il migliore tra i suoi, Balde da posizione defilata centra un clamoroso palo. Mani tra i capelli per il senegalese, sfortunato nell’occasione. Si rivede l’Andria con il colpo di testa di Paolini alto sulla traversa alla mezzora. La Fidelis non ha mai vinto ed è squadra fragile: al 34′ nessuno raccoglie l’insidioso appoggio in area di Catania. Il Messina fatica a costruire e ad impostare da dietro è capitan Camilleri. Non accade più nulla: si va al riposo sull’1-0.
Nell’intervallo dentro Curiale e Napoletano al posto di Catania e Fazzi. In avvio la retroguardia messinese si rifugia in corner su un traversone di Hadziosmanovic. Poi Napoletano non sfrutta un calcio di punizione sulla trequarti. A vanificare le variazioni tattiche volute da Auteri è una clamorosa incomprensione tra Berto e Fiorani, sfruttata da Bolsius, che elude Camilleri e batte imparabilmente Daga. Per l’ennesima volta in stagione un errore imperdonabile da parte dei peloritani, prima marcatura per l’olandese, tra le novità proposte da Cudini per uscire dalla crisi.
Ci prova al 14′ Iannone, ma Zamarion blocca. Poi altra ingenuità, con Fofana che rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Piove sul bagnato in casa Messina. Auteri è costretto a correre ai ripari, inserendo Mallamo al posto di Iannone. Al 21′ Daga blocca in due tempi il tentativo di Candellori. I ritmi si abbassano, con la Fidelis che prova ad amministrare e sfruttare la superiorità numerica. Dopo il valzer di cambi, è il capitano Arrigoni a firmare il tris al 35′, con una gran conclusione da fuori area che si insacca a fil di palo. Dentro anche Marino e Konate, ma la partita non ha più nulla da dire. Nel finale c’è tempo soltanto per lo spunto del subentrato Pinelli, che sfiora il poker. Il settimo ko in nove gare, il peggiore attacco e la peggiore difesa costano l’ultimo posto in classifica. Il Messina appare impotente, la proprietà dovrà decidere e puntare semplicemente sul mercato o operare provvedimenti più drastici. A questo punto sono tutti in discussione e sabato si torna in campo contro il Latina.
Il tabellino. Fidelis Andria-Messina 3-0
Marcatori: al 2′ pt Paolini, al 5′ st Bolsius, al 35′ st Arrigoni.
Fidelis Andria: Zamarion, Hadziosmanovic (36′ st Ciotti), Mariani (36′ st Pinelli), Arrigoni (K), Urso, Candellori (41′ st Alba), Dalmazzi, Fabriani, Milillo, Paolini (30′ st Djibril), Bolsius (30′ st Sipos). In panchina: Tortorelli, Vandelli, Graziano, Orfei, Mercurio, Delvino, Zenelaj, Pavone, Tulli. Allenatore: Mirko Cudini.
Messina: Daga, Berto (36′ st Konate), Fofana, Iannone (18′ st Mallamo), Balde (36′ st Marino), Camilleri (K), Angileri, Catania (1′ st Curiale), Fazzi (1′ st Napoletano), Versienti, Fiorani. In panchina: Lewandowski, Ferrini, Trasciani. Allenatore: Gaetano Auteri.
Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia.
Assistenti: Davide Stringini di Avezzano e Andrea Bianchini di Perugia.
Note – Espulso: al 16′ st Fofana (M) per doppia ammonizione. Ammoniti: al 4′ pt Fofana (M), al 19′ pt Fiorani (M), al 39′ pt Paolini (A), al 3′ st Arrigoni (A). Corner: 4-3. Recupero: 0′ pt e 3′ st. Spettatori: 1.577 paganti (di cui circa 1.300 abbonati e 30 sostenitori ospiti).