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Messina, Damian: “A Foggia a viso aperto. La squadra ha bisogno di tempo”

Il centrocampista del Messina Filippo Damian ha presentato a Tcf la sfida al Foggia, guidato da un grande ex. Una gara importante ma non di quelle senza appello:Zeman lo guardavo sin da piccolo alla tv, il suo modo di giocare mi catturava. La gara di Coppa, ad eccezione dei primi venti minuti nel primo tempo, l’abbiamo ben giocata. Potremo trovare comunque soluzioni diverse. Credo che un risultato importante ci darebbe fiducia e regalerebbe entusiasmo alla piazza, che spero riusciremo a trascinare. Velocizzerebbe anche il nostro processo di crescita. Ci attende una gara difficile ma ce la giocheremo a viso aperto come sempre fatto finora”.

Lorenzo Catania
Lorenzo Catania è tra le rivelazioni stagionali (foto Paolo Furrer)

L’ex calciatore della Ternana ha ribadito il ritardo con il quale il nuovo progetto tecnico giallorosso è stato varato in estate: “Bisogna concedere del tempo alla squadra, in considerazione delle tempistiche della nostra partenza. Questo non deve rappresentare un alibi ovviamente. Siamo partiti in ritardo come gruppo, eppure la voglia dei giovani ci ha permesso di andare in campo in modo sbarazzino in avvio di stagione. Poi quando raccogli di meno di quanto espresso come successo a Pagani questo può farti scattare qualcosa a livello emotivo. Ad ogni modo dobbiamo ripartire velocemente”. 

Il confronto con il Bari sembra avere rafforzato le certezze della capolista e intaccato quelle peloritane. “Alle volte sembra che non riusciamo a reagire ma anche con loro, pur dopo una comprensibile fase di sbandamento, abbiamo ripreso a giocare e non siamo usciti dalla gara. Il secondo gol ci ha definitivamente tagliato le gambe a un quarto d’ora dalla fine. Penso che la formazione pugliese è tra le indiscusse favorite del torneo, li ho visti quadrati e umili. Si sacrificano tutti rispetto al passato e intendono il calcio diversamente dalla Ternana dello scorso anno. Per me sono i naturali favoriti al successo finale, considerato anche il vantaggio fin qui accumulato sull’Avellino, ma non credo ammazzeranno la stagione, perché il torneo è lungo e andare in fuga non è semplice come successo lo scorso anno, quando sul finire gli irpini si avvicinarono a noi con un filotto di risultati utili”. 

Damian e Adorante
L’abbraccio tra Damian e Adorante (foto Nino La Macchia)

La squadra è apparsa a tratti nervosa. L’ex calciatore umbro ha commentato anche la posizione che predilige in campo: “È stata una situazione al limite, tra Picerno e Bari le dinamiche legate alle conduzioni arbitrali non ci stanno girando bene. Sinceramente mi sono sempre trovato bene sia nel centrocampo a due che a tre. Nasco come mezzala ma a Terni abbiamo giocato a due. Dobbiamo capire la strada giusta: è una questione di atteggiamento”. 

Damian vede molta qualità in rosa ma la priorità è acquisire la migliore condizione fisica:Baldé salta l’uomo e dà strappi al nostro gioco, per cui siamo contenti di averlo recuperato. Da domenica speriamo di averlo al cento per cento. Vukusic è una punta che può sia attaccare la profondità che venirti incontro. Il Bari lo ha limitato, ha bisogno di entrare in condizione così come Milinkovic, che non appena aumenterà la sua autonomia ci potrà dare una mano concreta. Ammetto di avere un buon rapporto col mister Lucarelli, mi ha parlato bene della piazza. Abbiamo trascorso un anno importante insieme, il rapporto è bello. Ci sentiamo e per entrambi la scorsa è stata una stagione intensa. Avevo altre offerte ma mi ha sponsorizzato decisamente Messina. Lui ha idee di gioco similari a Sullo, infatti piace a entrambi imporre il gioco“. 

Damian
Filippo Damian in azione (foto Nino La Macchia)

Il mediano pretende molto da sé stesso e con grande onestà ammette di essere partito bene ma di dover ancora mostrare tanto del suo potenziale insieme a una squadra che ama sempre fare la partita. “La costruzione dal basso giocando con quattro dietro e due in mezzo al campo alle volte diventa necessaria per aprirsi gli spazi. Il centrocampista si abbassa per portare palla e alle volte lascia un solo uomo sulla linea mediana, credo che proporre il gioco in questo modo ci sta, pur correndo rischi. Le squadre hanno iniziato a giocare col trequartista, gli avversari ti conoscono e ti studiano. Mi hanno marcato in maniera più stretta e ho faticato a trovare spazi. Devo essere bravo a eludere qualche marcatura. Non ho fatto prestazioni superlative in queste ultime due gare ma credo di aver fatto bene ugualmente”. 

Sia Argurio che Sullo lo hanno ritenuto imprescindibile per la nuova squadra. Damian si sta approcciando alla nuova esperienza con grande voglia. “Mi hanno voluto fortemente. Ho apprezzato tanto le parole che il mister ha speso per me. Sono certo che pur essendo giovani ci potremo togliere le nostre soddisfazioni. Le persone e l’ambiente mi piacciono molto, è la mia prima esperienza al Sud e l’impatto è molto positivo”.

Pierluigi Frattali
Un’uscita del portiere del Bari, Pierluigi Frattali (foto Paolo Furrer)

Carillo è il capitano designato ma un giocatore esperto come l’ex calciatore del Siena sa perfettamente che è considerato da tutti i compagni: “Non conta avere la fascia da capitano al braccio ma occorre la giusta personalità. Non parlo molto, alle volte anche restare in silenzio è importante per mantenere l’equilibrio dello spogliatoio. Di certo il gruppo è sano, giovane, mi trovo bene con tutti. Con Simonetti ho legato molto, ha una piccola lesione ma credo che per la sfida col Monterosi tornerà disponibile”.

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