Come un fulmine a ciel sereno, a poche ore dalla scadenza fissata per mezzanotte, arrivano indicazioni discordanti, e sconfortanti, sul rispetto della scadenza economica da parte del Messina. Non ci sono dubbi sul versamento delle tre mensilità previste dalle normative. La nuova proprietà ha corrisposto ai tesserati gli stipendi di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025 e i pagamenti, effettuati nei giorni scorsi, sono già stati accreditati.
Al momento però, secondo quanto è filtrato e viene confermato da tutte le testate cittadine, la società giallorossa non avrebbe ancora completato il versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali. Una situazione delicatissima, che rischia di compromettere l’innegabile sterzata arrivata con i risultati sul campo. I sei punti ottenuti nelle ultime quattro giornate rappresentano infatti la striscia positiva più lunga in una stagione fin qui tormentata, per l’ennesimo girone di andata sottotono.
C’è tempo fino alle 23.59 per scongiurare conseguenze che sarebbero pesantissime, con l’inevitabile penalizzazione, di almeno un punto per ogni mensilità mentre almeno non vi sarebbe l’aggravante di una recidiva. Si attende quindi una presa di posizione immediata dal ceo dell’Aad Invest Group Doudou Cissè e dal socio di minoranza Pietro Sciotto, che detiene ancora il 20% delle quote e potrebbe decidere di intervenire in extremis, scongiurando quanto non era mai accaduto negli oltre sette anni della sua gestione. Altrimenti la corsa salvezza rischia di essere davvero compromessa.
