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Messina Ciclabile e Team Nibali rinnovano l’impegno per la mobilità alternativa

Un giro in bici per le strade del centro. Così Fiab Messina Ciclabile ha salutato il 2024, snodando il suo piccolo corteo di due ruote tra Piazza Castronovo e Villa Dante, con qualche fermata in punti significativi della città. E a “scortare” il gruppo, oltre alla Polizia Municipale, è intervenuta anche l’ammiraglia di Team Nibali. Un connubio inedito, tra un club sportivo e un’associazione di promozione sociale, che si occupa di mobilità sostenibile sul territorio.

Messina Ciclabile
Fiab Messina Ciclabile e Team Nibali davanti alla Prefettura

“Abbiamo vissuto un anno di crescita – spiega Fabrizio Murè, presidente di Messina Ciclabile – mettendo al centro delle nostre attività il tema del diritto a scegliere una mobilità alternativa all’auto, e soprattutto il tema della sicurezza, per il quale c’è ancora tanto da lavorare”. Durante la pedalata, il gruppo si è fermato davanti alla Prefettura, in Piazza Unità d’Italia.

“Non solo per l’istituzione, che coordina l’osservatorio sull’incidentalità stradale – spiega il segretario di Fiab Messina Giuseppe Saijama anche perché la Prefettura si trova in una intersezione particolarmente critica per il traffico cittadino, tra Via Garibaldi, Viale della Libertà e Corso Cavour. Un punto che è stato tristemente segnato da due incidenti mortali negli ultimi mesi dell’anno”.

Messina Ciclabile
La Fiab Messina Ciclabile a Piazza Lo Sardo

La sicurezza dei ciclisti, ma anche dei pedoni e più generalmente degli utenti della strada, è una priorità di Fiab a livello nazionale, oltre che nelle realtà territoriali in cui operano le sue associazioni. “Nel 2025 continueremo la nostra battaglia per una ciclabilità e per una città più sicura – prosegue Murè –. Serve anche un grande sforzo di aggregazione di tutte le realtà che si occupano di bici, sia da una prospettiva sportiva, che di mobilità urbana o anche di cicloturismo. L’obiettivo è raggiungere una massa critica che ci consenta di avere maggiore impatto sul territorio e motivare l’Amministrazione a scelte più coraggiose, ad esempio sulla riduzione della velocità e sulle politiche di moderazione del traffico”.

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