L’accelerazione decisiva, dopo i primi contatti di due settimane fa, si è registrata nel pomeriggio. Il presidente del Messina Pietro Sciotto ha raggiunto l’intesa con il nuovo direttore sportivo, che sarà il reggino Pasquale Logiudice, reduce dalla miracolosa salvezza con la Fidelis Andria.
L’ex dirigente di Catanzaro e Juve Stabia ha accettato una sfida stimolante e complicata. Il contratto dovrebbe essere di sei mesi con opzione per la stagione successiva. Se l’Acr completerà d’altronde la delicata operazione salvezza, Logiudice avrebbe conquistato sul campo il diritto a proseguire la sua avventura in riva allo Stretto, in un club che in sei anni di gestione ha triturato sia direttori che allenatori (già quindici quelli che si sono alternati sulla panchina giallorossa con l’attuale presidenza).
Sul fronte staff tecnico si ripartirà dai collaboratori già sotto contratto: il tecnico in seconda Daniele Cinelli, già vice di Sullo, Raciti e Auteri in riva allo Stretto ma sprovvisto di patentino, e il preparatore dei portieri Marco Onorati. Resta l’ipotesi di coinvolgere Gaetano Di Maria, attuale tecnico della “Primavera”, con 25 anni di panchina, svariate promozioni (portò l’Hinterreggio tra i professionisti nel 2011, battendo peraltro Messina e Cosenza), la salvezza con l’Acr nell’anno del fallimento del Fc che bloccò l’operatività del club e un recente passato tra i Dilettanti originato da una scelta di vita e dalla voglia di avvicinarsi a casa.
Prende quota la candidatura del tecnico Ezio Raciti, che firmò la prodigiosa rimonta nell’ultimo torneo. Insieme a lui potrebbe tornare anche il preparatore atletico Delfio Restuccia, che non aveva proseguito la sua avventura in riva allo Stretto dopo la salvezza anche perché Auteri si occupò in prima persona dell’aspetto fisico fin dal ritiro. I due giorni di festività alle porte non agevolano i colloqui con i procuratori, ma Logiudice lavora già per assicurarsi l’arrivo di qualche volto nuovo alla ripresa della preparazione, fissata per lunedì 2 gennaio a Santa Lucia del Mela.
Anche se è evidente che svariati elementi sono in uscita (e potrebbero presto finire “fuori lista” per consentire i nuovi acquisti), i 23 elementi attualmente sotto contratto dovrebbero essere convocati a Messina per gli allenamenti. Dal conteggio resta ovviamente fuori il lungodegente Alessio Piazza, mentre dovranno essere valutate le condizioni degli acciaccati, Vincenzo Camilleri e Nicolò Fazzi su tutti.
Logiudice ha chiesto ampi poteri in sede di mercato ma anche il potenziamento dello staff. In tal senso è probabile l’approdo in città di un nuovo massaggiatore. La rincorsa salvezza d’altronde non è agevole così come non sarà facile convincere i nuovi acquisti a sposare la causa giallorossa, con una classifica a dir poco deficitaria. Gli innesti servono subito, in vista delle fondamentali sfide in casa con la Virtus Francavilla e in trasferta con la Viterbese, due dirette concorrenti.
Dopo essere stato osservatore del Catania, Logiudice ha collezionato una doppia esperienza con Catanzaro e Andria, dove fece bene anche da calciatore, e alla Juve Stabia, con cui ottenne un quarto e un decimo posto, prima di lasciare il club in vetta alla classifica per divergenze sul mercato.
In Calabria arrivarono invece un terzo e un settimo posto, con budget di un certo spessore ma anche alcune felici intuizioni, che fruttarono importanti introiti. Da Eugenio D’Ursi ceduto al Napoli per 750mila euro, alle firme del messinese Mattia Maita e Daniele Celiento, poi ingaggiati dal Bari. Logiudice pescò inoltre in Francia Brian Bayeye, che quest’estate è passato al Torino, anche lui per una cifra di 750mila euro.