Peloritani in vantaggio al 14′ con Vukusic, alla seconda rete in stagione. Il Messina amministra senza soffrire fino al 37′, quando arriva l’invenzione da fuori area di Martino, un terzino con il vizio del gol. Nella ripresa per larghi tratti meglio gli ospiti, beffati però da Merkaj a cinque minuti dal termine. Rocca nel recupero segna ancora.
Il pre-partita. Fazzi e Baldé le novità proposte dal Messina a Foggia: partono dalla panchina Russo e Milinkovic. Celic non ce la fa: confermata la retroguardia proposta mercoledì contro il Bari, con il giovane centrale Fantoni per la quinta volta titolare tra campionato e Coppa. Manto erboso in condizioni precarie, ben più del “Franco Scoglio” visto in queste settimane in riva allo Stretto.
La cronaca. Il primo spunto è di Ferrante, che conquista un corner. Il Foggia spinge subito tantissimo e già al 3′ viene ammonito capitan Carillo, in estate affiancato a più riprese ai pugliesi. Poi Lewandowski si rifugia in corner sul calcio piazzato di Petermann. Qualche minuto dopo non si chiude la pregevole combinazione tra Curcio e Merola. Al 10′ strepitosa la risposta di piede del portiere polacco su Merola, che aveva calciato a botta sicura sul traversone dalla sinistra di Nicoletti.
Il match sembra un monologo ma al 14′ il Messina passa in vantaggio: perfetta l’esecuzione di Vukusic, servito in profondità: battuto Volpe in uscita. Il portiere fin qui era stato impiegato soltanto nel match di Coppa Italia con i peloritani. Secondo centro in campionato per il croato, il primo in trasferta. Una rete che dà fiducia ai peloritani, che riescono nei successivi quindici minuti ad allentare la pressione dei padroni di casa, decisamente meno incisivi. Bisogna attendere il 34′, quando termina debolmente a lato la conclusione di Petermann. Il centrocampista ex Cesena ci riprova subito dopo, ma Lewandowski blocca senza problemi. Al 37′ l’1-1 arriva grazie a un’autentica invenzione di Martino, che calcia da fuori area, firmando una gran rete. Il terzino destro, prelevato dal Chioggia, in carriera aveva già firmato una ventina di reti, tutte in serie D. Nell’intervallo ai microfoni di Eleven Sport dedicherà il suo primo centro tra i professionisti al padre scomparso recentemente. Il Foggia riprende coraggio e spinta: al 44′ termina però a lato il tiro da fuori area di Curcio. Al 47′ Vukusic si invola da solo sulla fascia ma viene fermato per un presunto fallo: i replay televisivi sembrano dare ragione al croato. Nell’occasione vibranti le proteste della panchina giallorossa e in particolare del team manager Alessandro Parisi. Si va al riposo sull’1-1.
In avvio di ripresa, dopo appena quaranta secondi, serpentina di Baldé, che sul più bello non riesce a trovare la conclusione. Colpevole disattenzione però da parte della retroguardia rossonera. All’8′ Ferrante viene fermato in area per un tocco di mani. Sullo corre ai ripari, inserendo Marginean al posto di Catania, meno incisivo rispetto al passato, provato anche dai tre impegni in otto giorni. Al 10′ decisiva l’uscita di piede di Volpe su Vukusic, che era stato lanciato in profondità proprio come nel primo tempo, quando ha firmato il vantaggio. Il croato è molto incisivo e al 12′ serve al meglio Fazzi, la cui conclusione a botta sicura viene deviata in corner. Sulla successiva battuta murato in extremis il tentativo di Marginean. Adesso a fare la partita è il Messina e il Foggia è in affanno. Al 16′ ribattuto anche il tiro di Ferrante, mentre Gallo termina a terra in area ma l’arbitro non ravvisa irregolarità. Al 21′ pregevole la girata al volo di Curcio, che però si spegne sull’esterno della rete. Al 24′ clamorosa opportunità per il Messina: Marginean è incontenibile sulla destra e la retroguardia foggiana si salva soltanto in extremis; il pallone arriva a Vukusic, che termina a terra e invoca invano il rigore, ribattuto infine il tentativo di Damian.
Zeman è costretto a sostituire l’infortunato Nicoletti, Sullo cambia attacco inserendo Adorante e Russo. Al 28′ monumentale chiusura di Fofana, protagonista di una gran gara, su Merkaj, che si era involato a rete. Dentro anche Gonçalves e Russo: i tre impegni in otto giorni si fanno sentire. Al 33′ il tocco di mani in area di Fantoni sul tiro a botta sicura di Ferrante, ma il direttore di gara decide di lasciar correre. Il Messina sembra gestire al meglio il match ma al 40′ Konate – messo in difficoltà da Fofana – perde un pallone sanguinoso sulla trequarti e Merkaj, troppo libero a centro area, può battere di testa Lewandowski con una conclusione angolata che si insacca a fil di palo. Per l’albanese è la terza marcatura in stagione dopo i match con Paganese in Coppa e Potenza, per lui anche quattro assist all’attivo. Lo “Zaccheria” può fare festa, il Messina si morde le mani. Nei minuti di recupero il Messina all’assalto dell’area pugliese, con due punizioni a metà campo battute addirittura da Lewandowski. Non basta a raddrizzare il match, che anzi riserva l’ultima amarezza sui titoli di coda, con il 3-1 di Rocca, al primo centro stagionale. Ko pesante per il Messina, il quinto nelle ultime sei gare: la classifica non sorride in virtù dei concomitanti successi di Campobasso e Monterosi, che sabato sarà di scena al “Franco Scoglio”. Il trittico di gare che proseguirà con Potenza e Vibonese sarà fondamentale per risalire la china e scacciare la prima crisi.
Il tabellino. Foggia-Messina 3-1
Marcatori: al 14′ pt Vukusic (M), al 37′ pt Martino (F), al 40′ st Merkaj (F), al 49′ st Rocca (F).
Foggia: Volpe, Martino, Sciacca, Girasole, Nicoletti (27′ st Garattoni), Rocca, Petermann, Gallo (35′ st Vigolo), Merola (22′ st Merkaj), Ferrante (35′ st Rizzo Pinna), Curcio. In panchina: Alastra, Markic, Garofalo, Di Jenno, Ballarini, Tuzzo, Di Grazia. Allenatore: Zdenek Zeman.
Messina: Lewandowski, Morelli, Fantoni, Carillo, Sarzi Puttini (32′ st Gonçalves), Fazzi, Fofana, Damian (32′ st Konate), Catania (9′ st Marginean), Baldé (26′ st Russo), Vukusic (26′ st Adorante). In panchina: Fusco, Rondinella, Celic, Mikulic, Di Stefano, Milinkovic, Busatto. Allenatore: Sasà Sullo.
Note – Ammoniti: Carillo (M), Fazzi (M), Girasole (F), Vukusic (M), Vigolo (F). Recupero: 4′ pt e 4′ st.
Arbitro: Michele Di Cairano di Ariano Irpino (AV). Assistenti: Alex Cavallina di Parma e Nicola Tinello di Rovigo. Quarto uomo: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore.