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Il Messina ha “battezzato” il nuovo campo di Ritiro. Plasmati torna ad aprile

L’emergenza campi è ormai nota e in virtù delle avverse condizioni climatiche il Messina ha deciso di ripiegare su una soluzione tampone. A causa del maltempo che ha reso impraticabili i terreni di gioco del “Giovanni Celeste” e del “Franco Scoglio”, l’ACR si è spostato infatti nel pomeriggio di mercoledì sul campo “Giovanni XXIII” a Ritiro, ospite del Centro sportivo italiano.

Il Messina al lavoro su un terreno in sintetico di ultima generazione

La struttura è stata aperta da poco più di una settimana, ma verrà inaugurata ufficialmente soltanto il prossimo 25 marzo, data in cui dovrebbe essere presente in riva allo Stretto anche il presidente nazionale del Csi. Motivo per il quale, in una nota stampa, l’ACR, che ha avuto la possibilità di saggiare in anticipo la bontà del lavoro compiuto dai proprietari, ha ringraziato Santino Smedile per l’accoglienza e per avere messo a disposizione dello staff guidato dal tecnico Cristiano Lucarelli un terreno di gioco in sintetico di ultima generazione.

Un autentico fiore all’occhiello anche per la città, che può così ampliare la disponibilità di strutture private, in un momento non certo felice per l’impiantistica pubblica, anche a causa della penuria di risorse a disposizione dell’Amministrazione.

Per ovviare al maltempo e non pregiudicare le condizioni del “Franco Scoglio” il Messina si è spostato a Ritiro

Dal punto di vista strettamente tecnico, è rimasto a riposo precauzionale per il difensore Giordano Maccarrone, mentre l’attaccante Gianvito Plasmati prosegue nel suo lavoro differenziato volto al recupero della condizione fisica. L’ex calciatore del Catania farà il suo ritorno in campo soltanto ad aprile. Dotato di una grande stazza fisica, era reduce da un lungo stop agonistico. Motivo per il quale si è deciso di fargli sostenere un’adeguata preparazione fisica, che gli consenta finalmente di scendere in campo in condizioni ottimali nel rush finale di torneo, in tempo per le ultime cinque gare ufficiali della stagione, eventuale appendice dei play-out a parte, che i peloritani sperano comunque di evitare al di là dell’annunciato -2 di penalizzazione.

Sabato, nella decima giornata di ritorno, i peloritani faranno visita alla Casertana, in lizza per la qualificazione play-off, che potrebbe essere ancora più alla portata se il Matera – finalista di Coppa Italia – dovesse assicurarsi il trofeo, qualificandosi di diritto alla seconda fase degli spareggi promozione e liberando un altro posto per una formazione del girone C, dove potrebbe ottenere la qualificazione anche l’undicesima classificata.

Plasmati
Plasmati svolge lavoro differenziato. Dovrebbe saltare almeno tre partite

Test non semplice per i giallorossi, chiamati a difendere il risicato +3 in graduatoria su Reggina e Catanzaro, in netta risalita al pari del Taranto. Giovedì mattina è previsto un sopralluogo al “Giovanni Celeste”, per verificare le condizioni del terreno di gioco. In caso di impraticabilità, la partitella in famiglia verrà effettuata a S. Margherita, sul terreno della famiglia Trimarchi.

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