Alla vigilia del debutto nel Trofeo dei Territori dalla nuova formula più itinerante, abbiamo raccolto le sensazioni dei due primi selezionatori delle rappresentative territoriali del comitato Fipav di Messina, Giacomo Venuto per la maschile e Francesco Trimarchi per la femminile, tracciandone un breve riassunto del percorso portato avanti in questi mesi in piena sinergia con i rispettivi staff. “Si è svolto un intenso lavoro basato sia su una serie di incontri con i ragazzi e i tecnici delle società messinesi nelle varie palestre cittadine sia sulla osservazione da parte dei membri dello staff di parecchie gare dei campionati giovanili che vedevano coinvolti gli atleti di riferimento – ci dice Venuto -. I due stage organizzati il 27 dicembre ed il 3 gennaio ci hanno permesso di osservare una quarantina di ragazzi degli anni 2003/2004 che sono stati divisi in due gruppi di lavoro per entrambe le giornate. Si è dunque proceduto a una riduzione del gruppo che è sceso a venti per poi arrivare alla definizione della lista dei 13 convocati per la prima uscita del Trofeo del Territori in programma domenica a Marsala contro Trapani. Ma non è detto che i convocati saranno gli stessi anche nelle prossime tappe in quanto il nostro gruppo di lavoro è molto ampio e monitoriamo costantemente tutti i componenti. Da lunedì 29 ripartiremo con le nuove sedute e andremo a incontrare tutti i ragazzi”.
“Il nostro progetto come già affermato dal presidente Alessandro Zurro in sede di presentazione – commenta Trimarchi – non è focalizzato sulle singole tappe del Trofeo dei Territori. Per noi queste uscite rappresentano una valida occasione per testare il lavoro sostenuto in questi mesi. La nuova formula ci ha permesso di coinvolgere più ragazze in un percorso che devo ammettere si sta rivelando particolarmente entusiasmante. Abbiamo potuto esaminare una settantina di atlete divise in due gruppi e da questa base siamo passati alle 36 che rappresentano il gruppo dal quale andremo di volta in volta ad effettuare le nostre scelte in funzione del Memorial Di Pietra. Un gruppo dove vi sono diversi prospetti interessanti, ma tengo ad aggiungere che le ragazze esaminate in precedenza e che non rientrano in questo cerchio sono tenute sotto osservazione, anche e soprattutto in prospettiva futura”.
Sull’approccio con il quale Messina si presenta al debutto nella nuova edizione del Trofeo dei Territori i due selezionatori mantengono un basso profilo, consapevoli di avere iniziato un lavoro lungo che non guarda molto all’immediato. “Stiamo conducendo un percorso innovativo sotto molti aspetti, improntato a raccogliere i suoi risultati in una fase successiva – ci dice il primo selezionatore della femminile-. Attenzione, questo non significa che in campo non daremo il massimo per cercare di essere competitivi. Anzi ogni allenatore si augura che le due strade possano coincidere ma non è una priorità il risultato che si riuscirà ad ottenere in questa edizione del Trofeo”. “Come in ogni competizione la voglia di vincere è tanta ma sappiamo che ci attendono delle difficoltà – è il pensiero di Venuto -. Dovremo interpretarlo come uno stimolo per dare il meglio di noi in campo. Senza dimenticare che stiamo parlando di un progetto che parte da lontano e guarda oltre il risultato finale”.
Ed eccoci dunque ad affrontare il punto cardine alla base del progetto varato dalla Fipav Messina: l’incremento del livello di qualificazione. “E’ l’obiettivo principale del lavoro condotto in questi mesi in piena sinergia con il comitato territoriale – afferma Giacomo Venuto -. Al centro di tutto vi è la qualificazione dei ragazzi. Importante in quest’ottica è trascorrere in palestra insieme quanto più tempo possibile per imparare a conoscersi e al contempo trasmettergli un qualcosa in più che possa aiutarne la maturazione. In poche parole incrementarne il bagaglio di esperienza oltre a quella importantissima che vivono quotidianamente con le società di appartenenza”. “La linea prioritaria è la qualificazione – commenta Trimarchi, o meglio creare un rapporto costante tra i tecnici federali e delle società basato sul confronto e lo scambio di idee per fare in modo che le nostre attività ed esperienze lavorative siano strettamente collegate. In questo senso rimango sempre più colpito in positivo dal clima di piena collaborazione riscontrato dai colloqui con i tecnici. Hanno interpretato alla perfezione questo nuovo progetto e ci sono i presupposti per creare qualcosa di positivo per il movimento”.
“Andare in giro per le palestre rapportandosi quotidianamente con i tecnici delle società è la novità di questo progetto – aggiunge il primo selezionatore della maschile, Giacomo Venuto -. In questo senso mi sembra doveroso ringraziare i club per la totale disponibilità mostrata. La pallavolo soprattutto al maschile sta vivendo un periodo difficile a livello nazionale non soltanto regionale, dobbiamo cercare di portare in palestra i ragazzi per farli innamorare del nostro sport. Per farlo è fondamentale una adeguata preparazione dei tecnici, coloro che sono chiamati a seguirli passo dopo passo nella loro evoluzione. Il percorso è lungo, le scommesse sono tante, il nostro presidente Zurro lo ha sempre definito un progetto “folle” e forse lo è ma sono convinto che tra qualche anno sarà un modello da seguire“.