Il Messina ha praticamente ultimato la preparazione in vista della sfida che vale un campionato, forse di più, considerato che mette in palio presente e soprattutto futuro. La vittoria è indispensabile. Servirà la spinta del “Franco Scoglio”, dove è attesa una consistente cornice di pubblico, anche perché spesso i dati relativi alla prevendita si sono impennati nelle ultime ore. Nel 2023 l’Acr in casa ha ottenuto gli scalpi di Juve Stabia, Pescara, Avellino e Virtus Francavilla.
Adesso serve quello della Gelbison, contro la quale il Messina deve andare a segno per assicurarsi la salvezza. Un pareggio complessivo tra andata e ritorno al 90’ premierebbe infatti i siciliani, che hanno chiuso la stagione regolare con cinque punti di vantaggio grazie alla grande rimonta condotta nel girone di ritorno, dopo che all’andata la Gelbison ne aveva ben dodici di margine (23 a 11). Ma corsi e ricorsi storici (compreso il 5-0 del 2018, nel precedente più confortante) non contano.
Nei novanta minuti più importanti dell’ultimo biennio il Messina dovrà mettere da parte una condizione atletica non ottimale, dopo essersi spremuto fisicamente per quattro mesi, e aggrapparsi alle sue individualità e ai leader dello spogliatoio, dal carismatico portiere Fumagalli, artefice di tante parate provvidenziali, al centrocampista tedesco Kragl, già determinante con tre reti e quattro assist, chiamato ad un ultimo acuto, anche per cancellare la rabbia e l’amarezza per il rigore non trasformato a Taranto. Servono una rete, magari la prima di Perez o Ragusa, ma soprattutto un approccio e una determinazione differenti.
Deve scattare una molla dal punto di vista mentale e psicologico. Per trovare il gol salvezza bisognerà osare, più di quanto visto a Taranto e ad Agropoli, anche perché al 90’ calerà comunque il sipario, dal momento che il regolamento non prevede la disputa dei supplementari. L’ultima rete della stagione, che fruttò tre punti, l’ha firmata il difensore Manuel Ferrini, arrivato in prestito dal Renate, che ha appena superato il primo turno dei playoff, pareggiando contro l’Arzignano e avanzando alla fase successiva grazie al migliore piazzamento in classifica.
Il centrale, intervistato dalla “Gazzetta del Sud”, ha assicurato che la squadra ha fatto tesoro del beffardo ko incassato al “Guariglia” in pieno recupero: “Non dobbiamo farci condizionare, non siamo scarsi. Abbiamo analizzato la partita, ne abbiamo parlato e sono venuti fuori certi aspetti su cui migliorare per fare bene nel ritorno. Dobbiamo avere più coraggio nel giocare la palla, perché siamo stati un po’ passivi, e imporre il nostro gioco”.
Dopo un cambio di programma finalizzato a preservare il manto erboso del “Franco Scoglio” e la seduta del mercoledì a Santa Lucia del Mela, il gruppo è tornato nella struttura di San Filippo, dove era presente anche il presidente Pietro Sciotto e dove sosterrà la rifinitura del venerdì, l’ultima utile prima dei determinanti 90’ del sabato.
“Dobbiamo vincere, avremo un solo pensiero in testa. Serviranno attenzione, lavoro e concentrazione – ha aggiunto Ferrini –. Sono fiducioso e ottimista, le palle gol le abbiamo sempre create. Inoltre il pubblico ci stimola, dà entusiasmo e sarà un fattore a nostro vantaggio. Ringrazio i tifosi a nome di tutta la squadra, ci hanno sostenuto in una gara delicata e siamo dispiaciuti per loro. La partita in casa sarà ancora più importante ed è fondamentale che ci sostengano fino all’ultimo minuto”.