È scattata il 25 luglio la stagione della Messana, pronta ad affrontare il suo primo storico campionato di Eccellenza. Dopo il raduno in città la partenza per Rodì Milici, dove i giallorossi inizieranno a mettere benzina nelle gambe. La società intanto ha mantenuto quanto detto all’indomani della vittoria del campionato di Promozione. L’approdo nella nuova categoria non ha snaturato infatti l’impostazione che ha portato a questo grande traguardo e al centro del progetto c’è sempre la valorizzazione di calciatori messinesi, magari puntando su un giusto mix tra gioventù ed esperienza, necessaria in un campionato così impegnativo.
La società ha subito pensato a blindare alcuni pezzi pregiati come Calcagno e Misiti, mentre dal mercato sono arrivati elementi di indiscusso valore per la categoria come Mondello, Ginagò e Pantano. Qualcosa deve essere ancora fatto: a tal proposito la società sta guardando al mercato sudamericano e durante il ritiro saranno valutati l’attaccante Lautaro Villareal (classe 1999) e i difensori classe ’96 Arguello e Martinez, tutti e tre argentini.
Il grande elemento di continuità è stata la conferma di Gabriele Patti, tecnico giovane e affamato capace di rivelarsi l’uomo in più nella splendida cavalcata della scorsa stagione: “La società ha sempre cercato di organizzarsi e di portare avanti un progetto in modo coerente. Qui non possiamo godere delle disponibilità economiche che possiedono al Modica, alla Leonzio o al Paternò, però abbiamo un’organizzazione e una grande voglia di fare calcio sfruttando al massimo le nostre possibilità”.
Tra conferme e innesti si è operato bene: “Sono molto contento di come la società si è mossa. Qualche elemento lo valuteremo durante il ritiro, ma mi è stata messa a disposizione una rosa importante per poter raggiungere la salvezza. Abbiamo dei giovani di assoluta qualità, però dall’altro lato era necessario inserire qualche elemento di esperienza che conoscesse la categoria, oltre a quelli che già avevamo in rosa e sono stati confermati. Tecnicamente io cercherò di proporre sempre il mio calcio, una squadra aggressiva che cerca di fare la partita. Naturalmente ci sarà una fase della stagione o di ogni singolo incontro in cui non sarà possibile, ma il nostro marchio di fabbrica dovrà essere sempre quello”.
Patti ringrazia la società per gli sforzi profusi in questa primissima parte di stagione: “Il mio staff è stato ampliato. Ad esempio avrò a disposizione un match analist e sono quelle piccole cose che fanno la differenza. La società fin qui mi ha garantito tutto l’occorrente per lavorare e conseguire i risultati attesi. Stiamo parlando di situazioni che possono sembrare scontate ma così non è, soprattutto in una realtà come l’Eccellenza. Anche il ritiro finora è stato organizzato nei minimi particolari, ma è comunque uno sforzo da elogiare perché non è semplice”.
Per il tecnico la nota dolente però rimangono le strutture messe a disposizione della società: “Purtroppo questo è un settore che non dipende da noi, la società ha fatto sì che le partite casalinghe venissero disputate sempre al “L’Ambiente Stadium”, il problema è il campo di allenamento. Finora ci siamo allenati al “Bonanno”, che è una struttura con un impianto di illuminazione vetusto e malfunzionante, per non parlare del terreno, ma al momento non sembra che ci siano altre alternative. Credo che dovremo stringere i denti e fare di necessità virtù”.