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Messana, il caso Di Vincenzo farà giurisprudenza: “La società ci ha sempre creduto”

Un caso destinato a fare giurisprudenza. Neanche Enrico Di Vincenzo, forse, se ne è reso conto, ma potrebbe aver aperto una nuova strada per i calciatori dilettantistici e non solo. L’attuale esterno offensivo della Messana, infatti, è il primo giocatore ad aver indossato tre maglie di squadre diverse nel corso della stessa stagione. L’avventura di Di Vincenzo è iniziata con il Marina di Ragusa con il quale ha giocato il match di Coppa Italia contro l’Acr Messina e la gara di Corigliano in campionato, prima di due panchine consecutive. Successivamente è maturato il trasferimento all’Ssd Milazzo in Eccellenza, avventura durata un paio di giornate, prima del ritiro anticipato della società mamertina dal campionato lo scorso mese di novembre.

Enrico Di Vincenzo della Messana è stato al centro di un particolare caso giuridico

Per Di Vincenzo la stagione sembrava già terminata, d’altronde le regole federali parlavano chiaro: nessun giocatore può indossare più di due maglie. A questo punto entra in scena il direttore sportivo della Messana, Emanuele Rigano, che fa di tutto per portare il 19enne alla corte di Michele Lucà, nonostante la strada per il tesseramento apparisse impervia. Il responsabile amministrativo della società, Massimo De Domenico, inizia a muoversi con gli uffici federali regionali e nazionali e con il passare del tempo quella che sembrava una missione impossibile diventa invece una seria possibilità.

La carta vincente giocata da De Domenico è stata nel considerare non valido il trasferimento del ragazzo all’Ssd Milazzo, società fallita e scomparsa dai campionati federali. In altre parole è passato il principio che un giocatore non può pagare con l’inattività il ritiro anticipato dal campionato del club con cui ha giocato fino a quel momento, quindi quel trasferimento può essere considerato nullo.

Lo stesso Di Vincenzo racconta i giorni dell’attesa prima dell’ok da parte della Federazione per il trasferimento: “Io mi sono sempre allenato come se dovessi scendere in campo per la gara della domenica. Ci tengo a ringraziare i miei compagni che mi hanno sempre fatto sentire parte integrante di questo gruppo, nonostante mi allenassi con loro solo da pochi giorni. La società mi è sempre stata vicina, trasmettendomi positività e fiducia, nonostante i primi tempi pensavo che la mia stagione fosse finita, perché non era mai accaduto che un giocatore indossasse tre maglie diverse nello stesso anno. Però, poi, ho iniziato a credere al miracolo, fino a quando un bel giorno il mister mi ha detto che dovevo prepararmi perché domenica avrei giocato visto che era arrivato il tesseramento. In quel momento avrei pianto di gioia, ero troppo felice”.

Un undici titolare della Messana

Per Di Vincenzo, l’approdo alla Messana rappresenta un momento di svolta anche sotto il punto di vista tattico: “Ho sempre fatto l’esterno d’attacco nel 4-4-2 e nel 4-3-3, mentre nel 3-5-2 ho provato a giocare quando ero ragazzino ai tempi del Città di Messina con mister Furnari. E’ un modo di vivere il ruolo in modo diverso, ma il mister mi sta aiutando tantissimo in questa fase, mi dà consigli tattici e sta credendo in me. Questo mi fa molto piacere e mi spinge a dare il meglio di me, anche se immagino di avere ancora molto da imparare”.

Come tutti i calciatori, anche Di Vincenzo deve fare i conti con lo stop dei campionati imposto dall’emergenza coronavirus: “Allenarsi non è facile, ci sono delle norme nazionali da rispettare per il bene di tutti. Io e i miei compagni ci confrontiamo per valutare gli allenamenti individuali da eseguire. Ci dispiace non poterci allenare tutti insieme, il gruppo è la forza di questa squadra. Però dobbiamo eseguire quello che ci viene detto per restare in forma, anche perché il mister vuole vedere le foto – commenta simpaticamente Di Vincenzo – per accertare la nostra buona condotta”.

Antonio Macauda

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