Diretta Instagram anche per il medico sociale del Fc Messina Francesco Mento, che ha fatto il punto sulla delicata situazione imposta dal Coronavirus al mondo dello sport: “Questa situazione la vivo male e mi sorgono giornalmente dubbi apprendendo le notizie dai mezzi di informazione. Spero che possiamo uscirne presto ma credo che passerà molto tempo prima di arrivare a un vaccino e comunque il rischio concreto è che non sia subito sufficiente, perché il Covid-19 sembra avere tre ceppi completamenti diversi tra loro a livello geografico”.
Il lockdown che ha costretto a tanti sacrifici gli italiani era comunque la via obbligata, considerando che la pandemia ha già originato oltre 26mila decessi sul territorio nazionale: “A Messina siamo arrivati a 45 vittime, quasi tutte molto anziane con patologie pregresse, ma questo non significa che i giovani non siano soggetti a contrarre la malattia. Potrebbe essere più utile trovare gli anticorpi di persone già guarite dalla malattia per fare un’immunizzazione sulle altre cellule. Ma neppure tra i principali scienziati è chiara la strada da seguire”.
La formazione allenata da Ernesto Gabriele aveva ottenuto dodici risultati utili nelle ultime quindici giornate e la sosta forzata ha interrotto la rincorsa al terzo posto, distante appena una lunghezza: “Appena la situazione si normalizzerà il mio desiderio è quello di correre su un prato verde e vedere rotolare la palla in porta. Abbiamo interrotto sul più bello una cavalcata inarrestabile. Credo purtroppo che questo campionato non riprenderà più”.
Anche lo staff tecnico del Fc è infatti molto perplesso sulla sostenibilità dei protocolli in D: “Il Comitato Tecnico Scientifico, insieme alla Federazione, ha stilato regole molto rigide e poche società calcistiche possono rispettarle. Bisognerebbe intanto riottenere l’idoneità sportiva e poi dividere in gruppi separati tutti i tesserati. Sperando chiaramente di non incorrere in qualche caso di positività, che potrebbe costringere l’intera squadra alla quarantena”.
In quarta serie peraltro non è imposta la presenza di un medico in trasferta, ma è chiaro che in questo momento ciò rappresenterebbe un rischio supplementare: “Alcuni colleghi del nostro girone mi confermavano che non seguivano la squadra in trasferta perché non era obbligatorio a termine di regolamento. Adesso mi chiedo come si potrebbe affrontare questa situazione inedita per tutti senza la vicinanza dello staff sanitario”.
Mento è stato nell’organico di entrambi i club cittadini ai nastri di partenza della D: “In passato ho lavorato all’Acr Messina. C’era anche lì una grande voglia di fare bene ma qui al Fc ho trovato una grande organizzazione e credo che per molti versi questa società sia già pronta per il mondo dei professionisti”.
Prima della sosta era arrivato anche l’esordio dei “Testi Fracidi” sugli spalti e Mento ne è soddisfatto come tutto il club: “So che il presidente Arena grazie alla sua simpatia e alle sue iniziative sui social in questi giorni ha attirato le simpatie di altri tifosi dell’Acr, che prossimamente inizieranno a seguire la squadra”.
Per il futuro sarà determinante la disponibilità dell’impiantistica, per la quale sono peraltro attesi i bandi del Comune: “Spero che la nostra società possa competere per la gestione del “Franco Scoglio”. Sarebbe ideale averlo con tutti i servizi annessi, come la foresteria. Il “Celeste” è stato comunque utilissimo per gli allenamenti”.