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Meli: “Vanzetto un allenatore nato. Gran Sant’Agata ma non possiamo rilassarci”

Sono delle feste serene per il Città di Sant’Agata, che ha chiuso un 2022 davvero esaltante con roboante 4-1 inferto all’Acireale. L’anno che sta per chiudersi è stato davvero da incorniciare, iniziato con l’avvincente galoppata fino alla zona playoff grazie a Mimmo Giampà in panchina, bravo a guidare una squadra solida e cinica alla sfida di Cava dè Tirreni, prima gara degli spareggi.

Sant'Agata
Romano è tra gli innesti invernali (foto Calogero Librizzi)

In estate è arrivata una rivoluzione già scritta. La società per la panchina si gioca la carta Leonardo Vanzetto, già nello staff tecnico di Giampà, conferma uomini di qualità e d’esperienza come il capitano Cicirello, Calafiore e Squillace, punta sulla voglia di riscatto di giocatori come Casella e su tante scommesse intriganti come il palermitano Vitale, Bonfiglio e il francese Démoléon.

Il Sant’Agata delle scommesse però lascia subito spazio a una squadra bella, giovane, frizzante ma soprattutto capace di trovare le certezze su gioco e i meccanismi che chiede il nuovo tecnico. Vitale incide fin da subito segnando quasi un gol a partita, Cicirello e Calafiore si esprimono a grandi livelli, Squillace macina chilometri come un ragazzino e Démoléon, una volta smaltiti i postumi di un fastidioso infortunio, si dimostra un centrale difensivo completo.

Sant'Agata
Casella è alla seconda esperienza messinese (foto Calogero Librizzi)

I ragazzi di Vanzetto sciorinano un calcio esaltante, mandano in gol tanti giocatori e mostrano una freschezza atletica che gli consentono di tener testa anche ad autentiche corazzate come Catania, Lamezia e Vibonese, fino al quarto posto in classifica. Entusiasmo e soddisfazione sono di casa ormai tra i biancoazzurri, ma il direttore sportivo Ettore Meli non si accontenta e guarda al futuro perché c’è un girone di ritorno tutto da giocare.

“I ragazzi sin qui si sono espressi su altissimi livelli, proponendo un calcio davvero divertente. Bisogna creare le condizioni affinché l’allenatore possa incidere e trovare i meccanismi congeniali sia alla propria idea di calcio che alle caratteristiche dei giocatori: noi ci siamo riusciti. Non dobbiamo, però, commettere l’errore di credere di essere più grandi di quello che siamo realmente”. 

Sant'AgataIl dirigente ha invitato il gruppo a non cullarsi sugli allori: “Dopo la partita con l’Acireale ho ringraziato i ragazzi per quanto fatto finora ma al tempo stesso gli ho detto che non saremo ricordati per quello che abbiamo fatto sin qui, ma per quello che faremo nei prossimi mesi. Chi fino a questo momento ha dato il 100% l’ho invitato a dare il 110% perché ci aspetterà un girone di ritorno davvero duro. Finora eccezion fatta per la ripresa contro la Real Aversa e il primo tempo di Locri non abbiamo mai sofferto, abbiamo giocatori con certe caratteristiche e andiamo in difficoltà se cerchiamo di esprimere un calcio diverso da quello che conosciamo. Siamo una squadra giovane, viviamo d’entusiasmo e il tornare a vincere dopo ogni sconfitta per noi è stato determinante”. 

Per Meli il grande artefice di questi risultati è senza dubbio il tecnico Leonardo Vanzetto: “Il mister era una scommessa per chi non lo ha mai visto all’opera, non certo per noi: è un allenatore nato. Un mister molto preparato tecnicamente e tatticamente, ma anche una persona dotata di un carisma magnetico, che sa trasmettere al gruppo. È stato bravo a comprendere le caratteristiche dei giocatori e ha inciso fin dal primo giorno: i ragazzi credono nel suo calcio, si divertono a metterlo in pratica anche a rischio di dover concedere qualche occasione dietro”.

Sant'Agata
Squillace è tra i leader del Sant’Agata (foto Calogero Librizzi)

I tanti marcatori diversi fotografano il coinvolgimento di tutta la rosa: “Ha creato un gruppo sano: sin dalla prima partita si è visto un tecnico che ha compreso e ha lavorato sulle qualità dei giocatori a disposizione. La squadra è sempre stata bene fisicamente. È vero che concediamo di più rispetto al passato ma portiamo molti più giocatori nella metà campo avversaria, ciò comporta il fatto che molti giocatori vanno in gol e questo mi piace molto. Si può affermare tranquillamente che siamo in presenza del Sant’Agata di Vanzetto”. 

Un mix di esperienza e di scommesse vinte la forza del Sant’Agata: “Ci sono tanti giocatori che si sono espressi su grandi livelli, giovani di grande talento e prospettiva come Vitale e Bonfiglio, che possono migliorare continuando a seguire il mister. Démoléon una volta entrato in forma ha fatto vedere che tipo di giocatore sia, Casella si dimostra un elemento di categoria”.

Città di Sant'Agata
Il direttore sportivo del Sant’Agata Ettore Meli

Non sono mancati comunque i correttivi, soprattutto in uscita: “Abbiamo dato una sfoltita perché non possiamo permetterci una rosa di trenta giocatori: sono andati via giocatori che non si sono rivelati congeniali al nostro calcio e abbiamo preso elementi duttili come Marcellino, che ho trovato molto maturato rispetto a due anni fa. Cercheremo un portiere in grado di sostituire Quartarone. La vecchia guarda si è sentita ulteriormente responsabilizzata: Cicirello dopo i cambi della passata stagione sta incidendo molto così come Calafiore. Squillace sta vivendo una seconda giovinezza”.

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