L’1-1 del “San Filippo” accontenta l’allenatore dell’Ischia, Agenore Maurizi, reduce da una settimana particolarmente tribolata. “Siamo una squadra viva, purtroppo anche a causa degli infortuni abbiamo trascorso due mesi brutti e si è rotto il rapporto della piazza. Oggi ho visto il calore dei tifosi del Messina e sono rimasto colpito. Le squadre che lottano per questi obiettivi devono essere sostenute così, quindi faccio loro i complimenti. Dopo il nostro vantaggio il Messina ha attaccato a testa bassa, con giocate individuali importanti e trovato il gol su un errore difensivo di Sirignano. Alla fine le squadre erano entrambe stanche”.
Infantino, all’ottavo centro in maglia gialloblù, è sempre più il trascinatore. Maurizi spiega con un aneddoto come a gennaio lo ha convinto a trasferirsi in Campania: “Saveriano è uno di quei giocatori che ci sta dando una grossa mano. Come l’ho convinto ? Stava leggendo L’Alchimista di Paulo Coelho ed io gli ho mandato un messaggio con una frase di quel libro, avrà pensato che fosse un segno del destino e che doveva andare a Ischia. Non scherzo, è andata davvero così”.
Inevitabile un riferimento al post-partita della sfida con il Cosenza, che ha avuto un seguito anche con il duro confronto avuto con la tifoseria nel corso della settimana. Al “San Filippo” erano circa 20 i sostenitori campani che dalla tribuna hanno inveito contro Maurizi. “La contestazione riguarda me ed un altro calciatore (Millesi, ndr), nessun altro. Si sono accaniti contro di lui ed io ho preso le sue difese in sala stampa. Anche oggi ai tifosi ho solo detto contestate me, ma incitate la squadra. Veniamo da sei risultati utili consecutivi, stiamo facendo bene e da altre parti forse sarebbe diverso. Non voglio più commentare questi fatti, perchè quella di martedì è stata una feroce contestazione, con l’intervento delle forze dell’ordine, che si è portata un certo strascico. Ho letto che i tifosi hanno fatto casino sia a Cagliari che Varese, ci vuole invece maggiore serenità. Dobbiamo guardare a quanto avviene in Germania, Inghilterra e Francia dove i giocatori vengono sempre incitati, anche quando si perde nettamente. Il calcio è uno spettacolo e come tale deve essere vissuto. Accettiamo le critiche costruttive, ma quando diventano personali è dura”.
La striscia positiva, a dispetto della contestazione della piazza, conduce l’Ischia verso i playout con il conforto dei risultati. “Abbiamo fatto quadrato, la squadra è coesa, anche perchè ho portato dei giocatori di fiducia, come Massimo, Infantino e Millesi che insieme ad altri elementi importanti hanno creato un gruppo forte. I playout ? Non vorrei affrontare il Messina”.