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Messina

Massimo Sigillo tira le somme della stagione appena trascorsa alla Mia Basket

E’ stata una stagione particolare per la Mia Basket Messina, la società del presidente Salvatore Germanà si è presentata al via della C Regionale con una squadra giovanissima, composta da ragazzi tutti cresciuti nel settore giovanile del club peloritano, con i soli Andrea Minutoli ed Antonio Bonfiglio a rappresentare gli “over” del roster.

Il coach della Mia Massimo Sigillo
Il coach della Mia Massimo Sigillo

Alla guida del team bianco blu l’esperto Massimo Sigillo, che ha allenato anche le formazioni Under 19 e Under 17 della Mia. Con lui tiriamo le somme della stagione appena conclusa: “E’ stata una stagione in “agro-dolce”. Abbiamo vissuto situazioni cestistiche gratificanti che hanno visto la crescita di alcuni ragazzi come Cordaro, Marabello e nell’ultimo periodo anche di Bartilotti, i quali hanno sfruttato al meglio le possibilità che la società ha loro offerto, ovvero quelle di migliorarsi, di crescere sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Queste possibilità – continua con rammarico il coach della Mia – altri non le hanno sapute sfruttare, nonostante avessero dal punto di vista tecnico che fisico numeri cha altri non possedevano. Casile, giocatore più esuberante dal punto di vista fisico e Bellomo, nonostante i tanti punti messi a segno, non hanno cambiato il loro modo di giocare. Se nelle squadre giovanili facevano la differenza, adesso non la fanno più anche perché incostanti, possono sicuramente crescere ma devono imparare a sacrificarsi anche nella fase difensiva ed aiutare di più i compagni”.

Comunque il coach peloritano si ritiene soddisfatto del lavoro portato avanti in questa stagione: “Sono contento del progetto per cui ho lavorato, posso senz’altro affermare che è il migliore rispetto a quello di tante altre formazioni, in quanto imperniato soltanto su giocatori giovani, mentre le altre, nonostante avessero a disposizione anche degli under, si avvalevano di gente esperta. Un progetto che in ogni caso va coltivato e migliorato. Alcuni dei nostri, Cordaro e Bellomo, andranno a provare a San Filippo e Capo D’Orlando e questo mi fa molto piacere, nonostante io sia legato ai miei ragazzi, sono contento per loro. Lo stesso Mazzullo pare sia nelle mire della nuova società di Patti. Certo se dovessero rimanere con noi, mi piacerebbe avere anche qualche altro giovane, come Mondello dell’Amatori o Rizzo del San Filippo per accrescere il livello della nostra squadra. Ma poi bisogna vedere cosa pensano le società di appartenenza. A mio modo di vedere i ragazzi devono aver modo di giocare per poter migliorare e venir fuori, invece di rimanere ai margini di formazioni in cui lo spazio maggiore viene dato a magari a dei trentenni. Questo lo dico soprattutto da appassionato, perché solo così si può costruire il futuro della pallacanestro cittadina”. 

Coach Sigillo con i ragazzi del suo team
Coach Sigillo con i ragazzi del suo team

Lei ha allenato le tre formazioni maggiori della Mia, come giudica i rispettivi risultati conseguiti?

“La C Regionale è andata secondo le aspettative, anzi io avevo chiesto al presidente di disputare la serie D. L’amaro in bocca lo ha lasciato la squadra Under 19, nonostante la forza di Capo d’Orlando, si poteva fare molto di più. Troppi alti e bassi, cali di concentrazione che non ci hanno permesso di esprimerci al meglio. Stesso discorso per l’Under 17, li è mancata la continuità e spesso anche la determinazione”.

Quali sono le squadre che l’hanno sorpresa favorevolmente nella stagione appena conclusa?

Mi ha fatto molto piacere per l’FP Sport, sono stati molto bravi a portare avanti il loro progetto la presenza di Cavalieri è stata determinante. La stessa Milazzo, grazie a giocatori di livello superiore ha fatto una bel campionato ed è riuscita a vincerlo. E’ stato meglio che in C Nazionale sia andato il San Filippo, li si potrà progettare anche per la vicinanza con Barcellona che potrebbe farle arrivare qualche giovane interessante. I problemi economici non hanno fatto decollare Cefalù che però potrebbe essere ripescata”.  

Con Sigillo parliamo inevitabilmente anche di futuro;  con il presidente Germanà ne avete già parlato?

“Ancora non ho parlato con Sasà, ma non ci sono problemi, soprattutto se lui avrà voglia di intensificare il progetto partito nella stagione appena conclusa. Bisogna mettersi a tavolino e stare a vedere cosa succede con il riordino dei campionati, certo una C Regionale con tante trasferte lunghe sarebbe molto dispendiosa. Per me andrebbe bene anche unire le forze con altre realtà cittadine per dar vita ad un progetto importante per il futuro, ma questo dipende dal presidente. Mi piacerebbe costruire qualcosa che rimanga nel tempo, ne sarei felicissimo e lo farei per la nostra pallacanestro. Io non ho problemi, ho declinato la proposta di Capo d’Orlando, rimango volentieri a Messina, certo se qualcuno dei miei ragazzi riesce ad andare a giocare li ne sarei felice”.

Fin qui Massimo Sigillo, la palla, anzi la parola passa adesso al presidente Germanà.

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