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Al “Marullo” danneggiati impianto elettrico e idrico: il Camàro si trasferisce al Punto Luce

Un atto vandalico (purtroppo non l’unico, negli ultimi mesi) compiuto al campo comunale “Marullo” ha scombussolato la prima giornata di allenamento del Camàro: stando a quanto appreso dalla nostra testata ignoti (forse nelle ore notturne) si sono introdotti all’interno dell’impianto sportivo comunale manomettendo un pozzetto, presumibilmente alla ricerca di fili di rame (già rubati nei mesi scorsi, ndr), ma stavolta hanno invece trovato dei cavi che sono stati tranciati. Ciò ha provocato danni all’impianto elettrico ed a quello idrico. E soprattutto ha messo a soqquadro i piani del Camàro che, nell’impossibilità di utilizzare la struttura di Bisconte, si è dovuto trasferire armi e bagagli sui campi in sintetico del centro sportivo “Camarello” (Punto Luce, Camaro Superiore). Una permanenza che si prolungherà, almeno sino a quando l’Amministrazione Comunale – avvertita sin dalla mattinata, allorquando ci si è accorti di quanto era avvenuto – non sarà intervenuta a ripristinare la normale funzionalità della struttura sportiva.

Da sinistra i calciatori Ciccio Andaloro, Peppe Lauro e Daniele Di Bella mentre ascoltano il d.t. Alessandro (scatto di R.S.)
Da sinistra i calciatori Ciccio Andaloro, Peppe Lauro e Daniele Di Bella mentre ascoltano il d.t. Alessandro (scatto di R.S.)

In attesa che venga perfezionata la “rosa” , all’appello della società gialloblù ha risposto una ventina di atleti: tra i volti nuovi mancavano Morgante e Durante, mentre invece c’erano Lauro, Buda, Mangano e Cardìa. Oltre a loro, assieme a un nugolo di juniores (classe ’95, ’96, e persino ’98 e ‘99) era presente una serie di “veterani” che verranno tesserati, qualora ottenessero il placet dell’allenatore Michele Lucà riuscendo a garantire la presenza nei quattro allenamenti settimanali richiesti: si tratta dei difensori Daniele Di Bella (classe ’78) e Santino Pannuccio (’84), unitamente al centrocampista Ciccio Andaloro (’83). Gli ultimi due accomunati non solo dal fatto di essere trentenni o anche ultratrentenni, ma soprattutto dall’avere nelle vene “sangue gialloblù”, essendo cresciuti in questo stesso Camàro che, dopo averli fatti esordire in Promozione ed Eccellenza, potrebbe adesso riportarli all’ovile come peraltro già avvenuto con Peppe Lauro ed Enrico Durante.

da sinistra Carmelo Bonarrigo, Michele Lucà e Domenico Barresi (scatto di R.S.)
da sinistra Carmelo Bonarrigo, Michele Lucà e Domenico Barresi (scatto di R.S.)

Tornando alla cronaca, i giocatori sono stati accolti dal discorso introduttivo del Direttore tecnico e responsabile del settore giovanile, Angelo Alessandro (in alto, nella foto R.S.), che ha raccomandato loro la puntualità e il rispetto dell’impegno preso con il Camàro. Pasquale Rando ed Antonio D’Arrigo d’altronde stanno sostenendo grossi sacrifici per portare avanti questo progetto. La squadra è stata al momento inserita nel campionato di Seconda Categoria, ma dalla Figc sarebbero arrivate ampie rassicurazioni circa l’imminente ripescaggio in Prima.

E dopo i discorsi di benvenuto, il Camaro si mette al lavoro (scatto di R.S.)
E dopo i discorsi di benvenuto, il Camaro si mette al lavoro (scatto di R.S.)

La parola è poi passata a mister Lucà il quale, con a fianco il preparatore atletico Bonarrigo e da quello dei portieri Barresi, ha battuto molto sul fattore comportamentale: “Anche quest’anno voglio giocatori che sappiano tenere un comportamento esemplare, evitando qualsiasi discussione con gli avversari. Un pregio, questo, che è sempre stato riconosciuto alle mie squadre, nelle mie precedenti tre stagioni da allenatore. Chi mi conosce sa che, durante gli allenamenti, io ho sempre accettato che si discuta tra noi, ma purché ciò sia finalizzato a mantenere la massima applicazione e concentrazione”.

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