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Martorana ricorda Ciccio: “Perdiamo un fratello. Non lo dimenticheremo”

Nell’estate caratterizzata dalle ormai consuete vicende societarie, c’è un avvenimento che ha segnato ancora di più la tifoseria messinese: l’improvvisa scomparsa di Francesco Corriera, vittima a 30 anni di un drammatico incidente stradale verificatosi a Guidonia, nei pressi di Roma. La sua moto si è scontrata con un’auto guidata da un 32enne palermitano e, dopo cinque giorni di agonia presso l’ospedale Sant’Andrea della Capitale, per il messinese non c’è più stato nulla da fare.

Ciccio Corriera
Ciccio Corriera insieme a Nino Martorana

Familiari, amici, tantissimi compagni di tifo non possono e non riescono a darsi pace. “Dopo i risultati dell’autopsia, attesi in queste ore, potremo sapere finalmente quando i gruppi organizzati potranno tributargli l’ultimo salito”, chiarisce Nino Martorana, storico leader di quella “Gioventù Giallorossa” che per “Ciccio” rappresentava una seconda famiglia, in cui aveva trascorso praticamente metà della sua esistenza, improvvisamente stroncata in un maledetto pomeriggio di dieci giorni fa.

“Era entrato a far parte del nostro gruppo giovanissimo, a 14 anni – ricorda Martorana – Cinque anni fa si è trasferito a Roma per lavoro e con la sezione capitolina del club era presente soprattutto nelle trasferte più vicine, nel Lazio o in Puglia”. Corriera è stato condannato da una tragica fatalità: “Quest’estate era rientrato in città ed era a Guidonia solo per sbrigare qualche commissione”. Scontri di questo tipo, anche se l’esatta dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti, portano quasi sempre ad una morte sul colpo. Il casco ha però attutito l’entità dell’impatto, che purtroppo ha pregiudicato comunque alcuni organi vitali.

Ciccio Corriera
Il cordoglio dell’ACR Messina per la scomparsa di Ciccio Corriera

Il decesso è arrivato quindi dopo cinque giorni di sofferenza, per lui e per chi gli ha voluto bene. Nella Capitale si erano precipitati, invano, sia i genitori, che vivono a Messina, che i due fratelli, uno residente a Udine, mentre l’altro – militare – era in missione in Iraq. Corriera, pur giovanissimo, lascia anche una moglie e una figlia. La famiglia ha dato il consenso per la donazione di alcuni dei suoi organi. Numerosi i messinesi che gli sono stati vicini nelle ultime ore, senza purtroppo ottenere la notizia sperata.

Martorana lo ricorda così: “Era sempre presente, allo stadio e alle riunioni della “Gioventù”. Tra di noi c’era una sincera amicizia, non mancava mai ai miei compleanni. Era un fratello per tutti, mentre per me – considerata la differenza anagrafica – era un figlio aggiunto”.

Reggina
L’omaggio dei tifosi della Reggina al messinese Ciccio Corriera

La tifoseria organizzata non ha ancora avuto modo di decidere come omaggiarlo: “È difficile dire adesso cosa potremo organizzare in futuro per onorarne la memoria. Il dolore è talmente grande, che non riesco ancora ad immaginare nulla. A trent’anni è inaccettabile morire così, vorrei con tutto me stesso che avesse potuto evitare un simile incidente. Saremo ovviamente presenti al funerale, più in là penseremo ad altro”.

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