L’analisi di Luca Martinelli, nel dopo partita del derby perso per 2-1 con il Catania, non può che cominciare dal rigore che ha consentito agli etnei di sbloccare il risultato. Il difensore del Messina, protagonista nell’occasione, non ha dubbi ai microfoni di Telecolor: “L’arbitro ha visto un presunto contatto con Calil. Per me il rigore non c’era assolutamente e anche le immagini lo hanno evidenziato. Quella decisione ha inevitabilmente pesato sull’andamento della gara. Li abbiamo messi sotto per tutta la partita, siamo riusciti a pareggiarla ed un altro episodio ci ha condannati. Sul 2-1 abbiamo infatti commesso un errore, su un pallone tagliato che ha portato Russotto a tu per tu con Berardi. Ci dispiace, tenevamo tanto a conquistare i tre punti in un derby molto sentito dai nostri tifosi”.
“E’ stata comunque un’ottima prestazione – ha proseguito Martinelli – e abbiamo dimostrato di essere superiori al Catania, offrendo un buon calcio e tenendo buoni ritmi. Gli etnei stanno vivendo un momento no, ma hanno giocatori di categoria superiore. Erano con l’acqua alla gola e purtroppo per noi sono riusciti a vincere. Nelle ultime partite si giocheranno qualcosa di importante. A differenza loro possiamo giocare con maggiore serenità e lo si è visto pure oggi. Adesso nelle restanti giornate vogliamo arrivare il più in alto possibile”.
Il commento finale è sul poco pubblico sugli spalti, per via dell’assenza dei sostenitori del Messina a causa del divieto di trasferta e la contestazione dei tifosi rossoazzurri al club etneo. “Queste sono le occasioni speciali, è penalizzante per tutti che non ci fossero i nostri tifosi e all’andata mancassero i loro. Il sogno è giocare invece con lo stadio pieno, in un clima di assoluta sportività”.
Non riesce a darsi pace neppure il capitano Carmine Giorgione: “Questa sconfitta brucia tantissimo perchè per più di 70 minuti abbiamo dimostrato cosa eravamo in grado di fare, trovando anche il pareggio. Poi abbiamo subito il 2-1 e nel finale non siamo più riusciti a riequilibrarla. Ci hanno preso alla sprovvista su quel contropiede, che paghiamo amaramente. Il Messina comunque è più vivo ed arrabbiato che mai, dopo questo ko immeritato. Siamo una grande squadra e dobbiamo continuare così anche in questo scorcio finale di stagione”.
Anche da parte del centrocampista tanto rammarico per le scarse presenze allo stadio: “Una sconfitta del calcio. Il tifo è l’aspetto più bello e oggi è venuta a mancare la parte più importante. E’ stato comunque un derby spettacolare, ci sono stati tre gol e si sono viste due squadre vive”.