Con Sasà Marra, tecnico dell’Aversa Normanna retrocessa per il terzo anno consecutivo in D ed ormai impossibilitata ad ottenere un altro ripescaggio in Lega Pro dopo i due precedenti, abbiamo fatto il punto sul delicato momento attraversato dalla terza serie (clicca qui per rileggere la prima parte dell’intervista) ma abbiamo anche analizzato inevitabilmente anche il contemporaneo declassamento del Messina: “Tutto mi aspettavo tranne questo risultato. Purtroppo a volte si pagano determinate situazioni. Dall’esterno non ho potuto seguire dettagliatamente la stagione ma è ovvio che qualcosa non è andato per il verso giusto e certi errori non dovranno essere ripetuti. Il calcio è crudele e non ti perdona nulla. Adesso i giallorossi non meritano di restare in D, anche come piazza e tifosi. Chiaramente la ferita è doppia, perché la sconfitta decisiva è maturata contro la Reggina. Speriamo che la società si ricompatti con l’ambiente per essere riammessa o ripescata, anche perché ha tutti i criteri dalla sua, come il blasone, il seguito di pubblico ed il piazzamento in classifica”.
Adesso per il 41enne, che nella carriera da calciatore ha collezionato ben 377 apparizioni tra B, C e D, siglando anche 22 reti, c’è grande voglia di rivalsa: “Ci sono stati dei contatti ma non si possono trarre conclusioni fino a quando non si definirà l’organico dei campionati. Soltanto ora i giocatori hanno iniziato a muoversi. Io ho ricevuto tanti attestati di stima, anche da Messina. Spero di partire dall’inizio su una panchina e magari da una piazza in Sicilia…”.
Radio-mercato affianca infatti il nome di Sasà Marra all’Akragas (“Ho un grande rapporto con il direttore sportivo Antonello Laneri, che era già nello staff di Nicola Salerno”) ma lui ammette anche i contatti con il club di Lo Monaco: “Se ci fosse la minima possibilità di tornare davvero non guarderei nulla, ho già dato la mia disponibilità. Arriverei subito su una panchina così ambita, magari per risalire insieme e riscattare questa annata, anche perché ho dentro la stessa rabbia agonistica della proprietà e dei tifosi. Ho sentito Fabrizio Ferrigno, con cui ci conosciamo da una vita, per il suo compleanno. Lui per ora è impegnato anche a risolvere situazioni delicate, che non mi permetto di commentare. Se tutto dovesse risolversi…”.
Tra gli innesti invernali dell’Aversa Normanna anche l’ex giallorosso Lagomarsini, che era ancora di proprietà dell’ACR prima dello svincolo d’ufficio per via della retrocessione in D del club: “Ha trasmesso grande sicurezza ed entusiasmo. Un portiere nell’arco di un campionato qualche volta ti salva, in altri casi commette degli errori. Ettore è stato sfortunato nei play-out, ma il suo apporto resta comunque positivo come quello di tanti compagni. Abbiamo faticato sul mercato, accontentandoci di giocatori che in altre società non giocavano. Chiaramente alla fine abbiamo pagato il calo di elementi che da settembre a gennaio avevano disputato soltanto un paio di partite: mancava la tenuta fisica e mentale”.