Sasà Marra e Mimmo Cecere insieme nel 2017 (foto Alessandro Denaro)
Domenica il Messina sfiderà il Potenza. Due piazze in cui Sasà Marra ha fatto benissimo. In Basilicata sia in campo che in panchina: “Ho vinto la C2 da calciatore e firmato una salvezza miracolosa da allenatore. Soprattutto ho avuto la fortuna di vincere contro una corazzata come il Benevento di Vigorito. Siamo partiti a fari spenti e quando sono arrivato a gennaio eravamo fuori dai playoff. Poi con la risalita in classifica si è creato un entusiasmo incredibile”.
Anche Potenza sa essere una piazza passionale: “Fu una promozione insperata, dopo la finale in due gare. Abbiamo vinto all’andata in casa e pareggiato il ritorno in trasferta. Ricordo che al “Viviani” ci fu una festa incredibile. Spero che possano tornare in futuro a vivere stagioni così”.
Proprio dopo l’addio al calcio di Sasà Marra a Potenza arrivò Mimmo Cecere, scomparso poco più di un anno fa: “Di lui conservo tanti ricordi. Quando ero allenatore a Messina è stato molto vicino a me e ad Enrico Buonocore, anche perché c’era una società che aveva grandi difficoltà. Gestiva ancora la pizzeria ed eravamo sempre insieme”.
Dopo una grande carriera da calciatore non decollò la sua seconda avventura: “Aveva tanta voglia di rientrare in questo mondo da procuratore. Peccato che il calcio ti dà tanto ma nei momenti di difficoltà ti fa sentire solo. Me lo ricordo come compagno di squadra e di vita, un grandissimo uomo, che non a caso non hanno dimenticato a Pescara, Avellino, Potenza e Messina, dove ha lasciato un grande segno”.
Sasà Marra è concentrato adesso sul suo Acireale: “Abbiamo recuperato tanti punti. Eravamo in zona playout, con l’aiuto di società e ds abbiamo operato i correttivi necessari sul mercato a dicembre. Un ex Messina come Zuppel sta facendo benissimo, con sette gol in undici gare, e ora sogniamo i playoff. Sarebbe un traguardo importantissimo. Al futuro penseremo in seguito, intanto conta l’obiettivo. Ovviamente qui non puoi giocare soltanto per la salvezza”.
L’Acireale contende ad una messinese il quinto posto: “Il Sant’Agata è una buona squadra, a cui abbiamo recuperato tanti punti, come al Real Casalnuovo. Rappresenta un’isola felice. Noi andiamo a Canicattì, su un campo difficile, mentre loro osservano un turno di riposo”.
Anche l’Igea Virtus è stata protagonista di un eccellente girone di ritorno, con undici risultati utili in tredici gare: “Devo fare i complimenti alla società, che ha confermato l’allenatore dopo sette sconfitte consecutive e poi ha ottenuto sei vittorie di fila. Bisogna fargli un applauso: hanno valutato Di Gaetano per il lavoro sul campo e non per i risultati. Hanno creduto nel tecnico e non avviene spesso”.
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