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Messina

Marotta: “La gara andava chiusa prima. Abbiamo trovato un grande Fumagalli”

Il Benevento sbanca Messina con un gol di Improta ed è secondo da solo, restando in scia alla capolista Juve Stabia. Gli uomini di Andreoletti hanno cambiato marcia nella ripresa, quando dalla panchina è entrato anche un certo Alessandro Marotta.

Scafetta
Scafetta accerchiato dagli avversari

Esperienza da vendere per l’attaccante giallorosso, che ha analizzato il match ai microfoni di OttoChannel: “Ho voglia di giocare e di dare una mano. Sono arrabbiato per non aver fatto gol, più per una questione personale. Il mio obiettivo era cercare di portare a casa il risultato, sono contento di come sono entrato e di come ha giocato la squadra. L’unico neo è non aver chiuso la gara ma abbiamo trovato un grande portiere di fronte, che ha fatto due o tre interventi importanti”. E nel frattempo durante l’intervista irrompe proprio Fumagalli scherzando con “Ma falla finita” rivolto a Marotta.

La classifica sorride alla formazione del presidente Vigorito: “In dodici partite abbiamo fatto otto clean sheet, siamo all’undicesimo risultato utile consecutivo, secondi soltanto ad una grandissima Juve Stabia. Abbiamo ampi margini di miglioramento, dobbiamo essere felici di ciò che stiamo facendo e continuare su questa strada”. 

Karic e Masciangelo
Karic e Masciangelo pressati da Lia

Marotta ha inevitabilmente ripensato al gol dello scorpione realizzato a Messina (0-5) nel 2016, proprio nella porta verso la quale il Benevento attaccava nel secondo tempo. “Prima di entrare ho pensato che poteva essere un amarcord. Dopo sette anni mi ritrovavo ad attaccare quella porta lì. Poteva andare meglio a livello personale, ma sono qui per vincere, come tutti. L’unica cosa che conta è il risultato in base a quello che fanno gli undici che giocano titolari e i cinque che entrano. Siamo fieri e orgogliosi di questa vittoria, ottenuta su un campo dove l’Avellino ha perso per fare capire quanto fosse temibile l’avversario”.

Le tre giornate di squalifica sono ormai alle spalle. “Io vivo di campo, saltando tre partite ho causato una danno alla squadra. Ero amareggiato, però mi sono allenato bene e ho cercato di essere presente a livello psicologico all’interno della squadra. Ho avuto l’occasione di giocare e credo sia un giusto premio per un’espulsione pazzesca che ho subito. Adesso godiamoci questa settimana dopo la vittoria”. 

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