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Marone e il suo maestro: “Ascolto i consigli di Manitta e lavoro sulle uscite”

Il portiere del Fc Messina Francesco Marone ha fatto il punto sulla lunga sosta ai microfoni di Ora Web Tv: “Finalmente si riparte. Nel periodo di stop abbiamo lavorato molto, personalmente sulle uscite in presa aerea. Il clima è positivo, siamo concentrati sulla ripresa. Sto bene e ho ripreso a lavorare in gruppo, sono uscito dalla partitella in famiglia a scopo precauzionale dopo uno scontro fortuito con un compagno”.

Marone
Marone in allenamento a Bisconte

L’estremo difensore campano è in riva allo Stretto da un anno: “Ero già stato a Messina quando ero in forza al Portici. Contro l’Acr avevo parato un rigore al 90′ al “Franco Scoglio” e vincemmo 1-0. Battemmo 3-1 anche il Città di Messina. Ottimi ricordi, ma lo stadio mi metteva già i brividi soltanto a vederlo da avversario”.

Nello scorso mercato invernale l’approdo al Fc: “Avevo già deciso di andare via da Portici e arrivò una chiamata dell’allora ds Davide Morello, che mi proponeva questa nuova esperienza a Messina. Ero felice, non potevo rifiutare una proposta del genere, in una città così importante, arrivata da un ex portiere. Sono partito a mezzanotte per arrivare alle sei di mattina del giorno dopo in città, a dimostrazione della mia euforia”. 

Marone
Marone in azione a Messina con la maglia del Portici (foto Nino La Macchia)

La città dello Stretto da un decennio naviga principalmente tra i Dilettanti, per la terza volta nella sua storia: “La piazza e la gente non vogliono più stare in D, credo che in futuro torneranno in altre categorie. Qui mi sento a casa e il mare e la gente mi ricordano Napoli, quindi non mi manca nulla”.

L’auspicio è che la pandemia possa essere superata al più presto: “Speriamo che al più presto questo brutto periodo finisca. Faccio un in bocca al lupo speciale a Cetara, il mio paese, che è in difficoltà per il Covid. Attendiamo il ritorno del pubblico allo stadio: i tifosi sono importanti e danno la spinta necessaria per andare avanti”.

Emanuele Manitta
Il preparatore dei portieri del Fc Messina Emanuele Manitta

Adesso a curare la crescita di Marone è Emanuele Manitta: “È una grande emozione poter lavorare con un grande portiere della storia giallorossa. Ascolto tutti i consigli che mi dà, perché so che mi permetterà di crescere tanto, come se fosse un padre. Anche con mister Criaco ho un buon rapporto, ci confrontiamo spesso e parliamo sui movimenti che l’intero reparto difensivo deve fare”.

Nonostante due vittorie in tre gare, la società ha deciso di cambiare subito guida tecnica in avvio di stagione: “Ogni allenatore ha la sua idea, il gioco varia a seconda delle impostazioni tecniche. Venivamo da un periodo di fermo di sette mesi e credo che non potessimo fare molto di più sul punto di vista del gioco. Ovviamente ci atteniamo a quello che la società ha deciso e adesso stiamo portando avanti il progetto col mister Rigoli”. 

Francesco Marone
Il portiere Francesco Marone in allenamento al “Celeste”

Marone ha ovviamente un modello a cui ispirarsi, anche se tiene a ricordare il suo idolo appena scomparso: “Il mio idolo è Peruzzi, per me il più forte in assoluto prima dell’ascesa di Buffon. Poi in questo ruolo ci sono stati tanti grandi numero uno. Quando ho appreso la notizia della morte di Maradona mi è servito qualche minuto per realizzare. Da tifoso del Napoli a lui dobbiamo tutto. È nato in strada come molti ragazzi della nostra città e col pallone faceva grandi cose, impensabili. Sono cresciuto in casa degli zii e loro lo hanno visto tante volte in campo. Mi raccontavano che lo stadio sembrava crollare quando segnava lui”. 

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