Il portiere del Fc Messina Francesco Marone ha stilato un punto del campionato a “Spazio Sport”: “Ci siamo prefissati un obiettivo, che è ancora raggiungibile. Restiamo concentrati, mancano otto partite con il recupero di Roccella. Chi sta là sopra ha qualità: Acr e Gelbison sono grandi avversarie. Crediamo in questa ricorsa: ovunque giochi la serie D propone grandi difficoltà, le squadre sono motivate e nessuna partita è scontata. In alcune trasferte è mancato quel pizzico di cattiveria in più negli ultimi metri ma a livello di prestazioni abbiamo sempre tenuto il pallino della manovra”.
I giallorossi vantano la difesa meno battuta. Diciannove le reti al passivo dopo ventisei gare, la metà nel girone di ritorno per mano di Marina di Ragusa (tre), Acireale, Dattilo e Troina (due a testa): “Ci sono gare in cui sei molto impegnato e altre in cui magari anche un singolo intervento può risultare determinante. Conta molto il dialogo con la difesa: è un lavoro di collaborazione tra me e il reparto arretrato nei movimenti e prendere pochi gol rispecchia il lavoro settimanale. L’adrenalina della partita ti fa superare tutte le difficoltà che il mio ruolo richiede. Personalmente mi do un sette e mezzo come voto, vorrei fare ancora meglio obiettivamente“.
Tra le mura amiche già dodici i successi, con l’unica amarezza contro il Rotonda, sul neutro di Sant’Agata: “È stata dura con il Biancavilla, abbiamo risolto una gara non semplice. Giocano bene a calcio ma credo che siamo stati superiori e i tre punti siano meritati. La partita impone sempre la massima concentrazione. Guardo molto gli attaccanti avversari, mi piace osservarli e sapevo che Khoris calcia spesso da quel lato. Ho abbozzato una mezza finta per farlo tirare di là ed è andata bene fortunatamente”.
Ovviamente non passa inosservato il dualismo con l’Acr capolista: “La gente a Messina è calorosa, ha grande voglia di calcio e ho compreso l’importanza di giocare in questa città. Viviamo tranquillamente la rivalità, nonostante le due realtà: è giusto rispettare entrambe le dirigenze, che compiono grandi sforzi per portare avanti i rispettivi progetti. Già lo scorso anno ho apprezzato la presenza della nostra società, che non c’entra molto con la categoria. Il presidente ci sta sempre vicino, così come tutto lo staff“.