Sono ore frenetiche in casa Fc Messina. Com’è noto, infatti, il Città di Messina – destinato ad accogliere l’imprenditore milanese Rocco Arena, già presidente del Cfi Alicante nella Preferente Valenciana – cambierà denominazione, ridando vita a un marchio storico, quello della cavalcata dall’Eccellenza alla A, mai così lontana dalla deprimente attualità calcistica cittadina, caratterizzata peraltro da divisioni tra Guelfi e Ghibellini. Indipendentemente dal percorso dell’Acr e del Camaro, che valutano una sinergia, si lavora alacremente.
Il nuovo massimo dirigente, che nella serata di domenica è rientrato dalla Spagna, gestisce in prima persona tutti gli aspetti di natura tecnica, su preciso accordo con il Città di Messina, al quale potrebbe essere affidata invece la cura del settore giovanile, che nella passata stagione era guidato dal responsabile tecnico Carmine Coppola, autentica bandiera del calcio giallorosso, con ben otto campionati di militanza, tra A, B e D.
Si sta definendo l’annunciata collaborazione tecnica con il Torino, di cui Arena è un grande tifoso. L’Alicante volò a Superga, per omaggiare una delle squadre più forti mai allestite nel nostro Paese, scomparsa in un tragico incidente aereo. E non è da escludere che nel prossimo futuro anche il rinnovato Fc possa imbarcarsi alla volta della città della Mole.
Considerando che Marco Rizzieri, inizialmente indicato da Arena come papabile dirigente giallorosso, è vincolato alla società di Urbano Cairo, come nuovo direttore generale è stato scelto l’ex calciatore Marco Ferrante. Adesso toccherà all’allenatore e non è escluso che vi siano ulteriori candidature rispetto a quelle già emerse di Massimo Costantino e Marco Amelia. Sempre dai granata arriveranno alcuni under in grado di garantire un valore aggiunto in un campionato nel quale sarà obbligatorio schierare nell’undici di partenza un elemento classe 1999, due 2000 e un 2001.
Al termine di una riunione fiume, svoltasi a Milano negli uffici del Consorzio Toro, il neo dg ha già definito i dettagli della preparazione estiva. Visite mediche già fissate per il 18 luglio a Messina. Il giorno dopo si partirà per venti giorni di ritiro, in Sila, a Trepidò, una frazione del comune di Cotronei. Il quartier generale sarà rappresentato dall’Hotel “Lo Scoiattolo”, a Palumbo Sila, che per un curioso scherzo del destino è lo stesso che due estati fa ospitò il primo Acr Messina di Pietro Sciotto, affidato alle cure di Antonio Venuto.
Già ordinato il relativo materiale tecnico. Arena mercoledì sarà ancora a Milano per un’ulteriore riunione operativa. Intanto, l’avvocato Vincenzo Messina e il consulente Lorenzo Donato, uomini di fiducia del presidente uscente Maurizio Lo Re, hanno trasmesso al legale Carmelo Santoro e a un consulente originario proprio del capoluogo lombardo tutti gli incartamenti contabili del club. Un passaggio propedeutico al “closing” e all’effettiva stipula del cambio di proprietà in uno studio notarile.
Allacciati anche i contatti con le Istituzioni. Dopo la visita notturna di Sciotto e D’Arrigo, nel weekend o al massimo all’inizio della prossima settimana, il sindaco Cateno De Luca e l’assessore allo sport Giuseppe Scattareggia riceveranno anche Arena e Lo Re, per conoscere nel dettaglio i programmi e le esigenze del club.
Che lavora a un convincente piano marketing e di comunicazione. Allo stadio “Franco Scoglio” sarebbe stato peraltro avvistato anche l’imprenditore Alessandro Faranda, che con il marchio “Fontalba” ha appena scaricato, e in malo modo, l’Acr, nonostante la vetrina garantita dalla finale di Coppa Italia, dopo un’annata quanto mai tormentata. L’acqua scorre velocemente sotto i ponti: e in questo caso nel derby tutto cittadino la neonata società di Arena potrebbe già avere soffiato un rilevante sponsor ai “cugini”.