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Marco Bologna ha voglia di ripartire: “Ringrazio tutti per la vicinanza”

Dopo un avvio di stagione perfetto, Marco Bologna, palermitano classe 1996, è inciampato in un infortunio davvero brutto in occasione del prestigioso Trofeo delle Province Siciliane di Enduro, andato in scena il 9 e il 10 giugno. Il carattere del pilota in forza al D’Arpa Racing Team ha però fatto la differenza e gli ha permesso un recupero straordinario.

Una stagione che, comunque vada a finire, ti lascerà l’amaro in bocca. Hai trovato la forza di ripartire e a soli 3 mesi dall’incidente sei tornato sui campi di gara agli Assoluti d’Italia Enduro. Raccontaci come hai affrontato il periodo di riabilitazione.
Inizio ringraziando tutte le persone che mi hanno aiutato in questo brutto periodo, siete stati veramente tanti, chi con una chiamata, chi con un messaggio, chi con una visita. Grazie di cuore, mi avete trasmesso un affetto incredibile. Il mio periodo di riabilitazione è stato molto veloce grazie ai fisioterapisti che mi hanno seguito in maniera impeccabile, ma anche grazie ai medici che mi hanno seguito passo dopo passo nel post-operazione. Il tutto è durato due mesi, dopodiché ho iniziato il potenziamento muscolare in palestra: ho lavorato duro, volevo tornare entro la fine della stagione per provarci, perché nonostante tutto io non voglio smettere di crederci. 

Giuliano Mancuso
Giuliano Mancuso sul podio della seconda prova di Campionato Italiano Under 23

Per ogni endurista siciliano conquistare la vittoria assoluta del campionato è un sogno. Quest’anno hai capito di essere uno dei pochi a poterlo realizzare. Chi ammiri di più, sotto l’aspetto tecnico, dei tuoi avversari?
Quest’anno sono stato in testa, per la prima volta, all’assoluta del regionale, nonostante qualche errore di troppo. Adesso però mi tocca inseguire. Un avversario che ammiro, sotto vari aspetti, è Giuliano Mancuso, un fratello per me. Lo ammiro perché in questa stagione oltre a crescere molto, ha fatto una scelta molto impegnativa, quella di vivere da solo a 1500 km da casa, quindi complimenti a lui per i risultati e i sacrifici compiuti fino ad ora.

La nuova cilindrata, dopo anni di 125, ti ha rivitalizzato. Continuerai con il 250 4t Honda anche nella prossima stagione?
Questa moto mi piace e mi aiuta molto, spero di rimanere in Honda anche per il 2019.

Per un pilota l’allenamento in moto, e non, è fondamentale. Quanto e come ti alleni durante la stagione?
L’allenamento è fondamentale. Personalmente, nel periodo in cui non ci sono gare, mi alleno molto in palestra, quasi tutti i giorni. E nel weekend vado in moto, mentre quando iniziano le gare, diminuisco la palestra e cerco di andare più spesso in moto, anche durante le pause pranzo.

Ti auguriamo di ritornare nel giro di qualche mese alla velocità che avevi prima della caduta di Caltanissetta e ti lasciamo con una domanda a bruciapelo: potendo scegliere, preferiresti vincere il titolo assoluto nel Siciliano Enduro o un piazzamento al Campionato Italiano Under 23?
Non voglio scegliere… Voglio crederci fino alla fine e comunque vadano i due campionati avrò la consapevolezza di aver dato tutto me stesso.

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