Alessandro Marchetti effettua una rimessa laterale (foto Giovanni Chillemi)
Tra le quindici conferme del Fc Messina c’è anche il centrocampista Alessandro Marchetti, che come l’argentino Coria ha strappato il sì del club dopo qualche settimana di tira e molla: “La trattativa sulla mia riconferma è stata un po’ più lunga del solito, però quando c’è un matrimonio la volontà dev’essere comune e in questo caso sia la società che il sottoscritto volevano questa prosecuzione del rapporto. Alla fine siamo entrambi felici che sia finita così. La mia volontà e la mia priorità erano rimanere a Messina, per cui ho atteso la decisione sperando che l’esito fosse positivo e poi così realmente è stato”.
Gli innesti di Ledesma e Garetto danno nuove opzioni al tecnico Ernesto Gabriele e con quattro under obbligatoriamente in campo gli over dovranno faticare per strappare una maglia da titolare: “La concorrenza è molto folta in questo gruppo, ma fa bene soprattutto in una società ambiziosa e che punta a vincere come la nostra. I nuovi arrivati sono tutti benvenuti soprattutto se di alto livello perché ci danno una mano ad alzare la qualità degli allenamenti e delle partite. Noi da sempre mettiamo il gruppo davanti alla singola persona e sarà sempre così”.
In una categoria in cui i contratti pluriennali sono una rarità e in cui spesso si rinnova totalmente la rosa nel corso dell’estate, il Fc ha scelto invece la linea della continuità: “Noi non potremo più contare sull’effetto sorpresa ma guardo sempre agli aspetti positivi. Il fatto di aver confermato gran parte del gruppo è un vantaggio e significa che lo scorso anno abbiamo fatto molto bene. La società continua a monitorare il mercato in attesa della ripresa del campionato, quando tutti partiremo da zero. I nostri meccanismi ormai sono oliati e li mostreremo sul campo e sfrutteremo la nostra conoscenza anche tatticamente”.
In riva allo Stretto, Coria e compagni stanno riprendendo confidenza con il campo dopo mesi di allenamenti individuali: “In questo ritiro è come tornare bambini, dopo cinque mesi di pausa che ci hanno privato dell’attività fisica. Durante il lockdown ci sentivamo sempre con i miei compagni e lavoravamo a distanza ma i giorni precedenti al radino avevamo una voglia matta di rivederci e ripartire. Vogliamo riprendere la forma fisica dopo un lungo stop ma seguiamo attentamente il lavoro imposto dall’allenatore e dal preparatore atletico. Non è cambiato tanto rispetto al passato, ad eccezione di qualche regola da osservare in merito al Covid”.
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