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Messina

Marchetti: “È cambiato l’atteggiamento del gruppo. Lo spogliatoio è unito”

Il Fc Messina ha chiuso il suo 2019 lavorando sodo. A confermarlo il centrocampista Alessandro Marchetti, uno degli elementi più esperti: “Dopo qualche giorno di riposo e considerata la domenica di sosta del campionato i carichi di lavoro sono stati più pesanti del solito. Il bilancio dell’anno che si chiude è più che positivo. Nel girone di andata abbiamo ottenuto meno punti di quelli che volevamo ma poi abbiamo spinto sull’acceleratore e con cinque vittorie in sei gare siamo tornati a ridosso delle prime posizioni”. 

L’ex calciatore del Casale chiude la prima metà di stagione con 17 presenze, anche a causa di un infortunio: “Dispiace perché a livello personale è una nota negativa, ma anche perché la squadra ha sofferto le tante assenze. Abbiamo dovuto rinunciare ad elementi cardine come Aladje e Melillo e siamo stati anche un po’ sfortunati, per via di tanti contrattempi e squalifiche. Ma chi è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Dal gruppo è arrivata una risposta importante”.

Alessandro Marchetti e Bevis
Alessandro Marchetti e Bevis, una delle rivelazioni stagionali (foto Familiari)

Il passaggio al 4-4-2 ha consentito alla difesa di migliorare il suo rendimento, con appena tre reti incassate nelle ultime sei giornate: “Con il cambio di allenatore vi è stata una leggera modifica del modulo, che ha inciso più che altro in fase difensiva. Siamo più compatti e chiusi e quando ripartiamo facciamo male. C’è da dire che la tattica conta fino a un certo punto, pesa invece l’atteggiamento dei calciatori. Abbiamo cambiato marcia anche noi”.

Fernandez e Geran portano ad otto gli stranieri in un gruppo che parla tante lingue: “Sinceramente non ce ne accorgiamo – ribatte Marchetti –. A livello umano sono persone eccezionali e si sono integrati benissimo. È importante che diano una mano, conta poco il luogo di nascita. Julian e Riccardo Aprile si allenano con noi da tempo e sono già al passo nostro. Marvin lo conosciamo poco, anche perché ci stiamo dedicando soprattutto all’aspetto fisico, più che a quello tecnico-tattico”.

Marchetti e Fissore
Alessandro Marchetti e Matteo Fissore (foto Familiari)

Marchetti è vicino alle 300 presenze in carriera, condite da una dozzina di reti: “Ho firmato un gol e un assist: avrei preferito segnare di più, ma giostrando da mediano anziché da mezzala le opportunità offensive ovviamente saranno di meno. Ad ogni modo vengono prima il gioco e le vittorie di squadra. Ci metto la firma per continuare così”.

Soltanto a Recanati, Savona e Carrara, Marchetti ha giocato per più di un anno. Il Fc potrebbe essere la quarta squadra a regalargli un rinnovo? “È ancora presto per parlare di futuro. Siamo concentrati sull’inizio del girone di ritorno. Da parte mia c’è piena apertura ad una società ambiziosa e seria. In città sto bene ma ovviamente i matrimoni si fanno in due”. 

Alessandro Marchetti
Alessandro Marchetti in azione (foto Giovanni Chillemi)

Proprio lo spogliatoio è uno dei segreti della truppa di Gabriele: “A livello umano ho legato con tutti e in dodici anni di carriera non mi era mai capitato. Ci vogliamo bene e si vede in campo. Mi ha stupito la professionalità di Domenico Marchetti, Quitadamo, Giuffrida e Carbonaro. I giovani ci vengono dietro: Casella, Brunetti, Bevis e Correnti sono delle sorprese. Hanno la qualità per emergere”.

L’inizio di 2020 è molto delicato, con l’esordio sul campo della terza forza del campionato:Palermo e Savoia se si ritrovano lì hanno avuto qualcosa in più. Noi abbiamo perso punti per strada e meritiamo l’attuale quarta posizione. Nel ritorno dovremo essere sul chi va là, perché la classifica è molto corta. Diremo la nostra fino alla fine. Il Licata? Una delle peggiori partite che potevano capitare, contro una squadra attrezzata, formata da calciatori importanti e fisici. Non è più una sorpresa”. 

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