Dopo quanto sta accadendo in queste ore a società come Messina, Lucchese, Turris e Taranto si registra l’intervento del presidente della serie C Matteo Marani ai microfoni dell’Ansa. “La Lega Pro è consapevole delle criticità economico-finanziarie che riguardano il calcio italiano. Il tema è di vecchia data, almeno ventennale: alcune cose sono state riformate ma ne servono altre di tipo strutturale”.
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Il massimo esponente della Lega sembra fare riferimento proprio ai quattro club inadempienti: “Abbiamo dato la nostra disponibilità al presidente federale, anche nel corso di queste settimane, a rendere ancora più severi e stringenti i criteri di iscrizione al campionato, nei tempi e nei modi migliori. Altra esigenza, anche con l’aiuto del Governo, è quella di creare un sistema di selezione sulle nuove proprietà, garantendo una sostenibilità e una trasparenza maggiore al sistema”.
“Con lo spirito costruttivo e generoso che questa Lega ha dimostrato nel corso degli ultimi due anni, confidiamo che il calcio italiano, tutto unito, possa migliorare la propria salute. Personalmente, nell’ultima Assemblea Federale, ho ricordato che il calcio italiano perde 700 milioni di euro all’anno, ai quali la Serie C concorre in minima parte. Il cambiamento è un tema culturale ed educativo che ci ha spinto verso la riforma Zola per i giovani ed a introdurre, in via sperimentale dal prossimo anno, il salary cap per i nostri club”. Un tetto salariale già previsto nell’Nba, il basket americano, e in Formula Uno, con risultati soddisfacenti.