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Mannino cerca l’intesa con Sciotto ad una settimana dal gong iscrizione

L’annunciato ritorno in città dell’investitore palermitano Fabrizio Mannino potrebbe rappresentare la definitiva svolta in casa Messina. L’ex presidente del club georgiano del Torpedo Kutaisi avanzerà all’attuale presidente Pietro Sciotto una proposta aggiornata, dopo la prima formalizzata tramite Pec al sindaco Federico Basile. Tre settimane fa la società era stata ufficialmente messa in vendita, con la consegna del titolo al primo cittadino, che in questa fase è spettatore interessato e soltanto in settimana incontrerà le parti, per prendere atto del possibile cambio di proprietà.

Gianfranco Zola
Pietro Sciotto insieme al vice-presidente di Lega Gianfranco Zola

Nei giorni scorsi il commercialista messinese Antonio Morgante e i suoi collaboratori hanno completato la “due diligence” sui conti del club. Secondo le poche indiscrezioni filtrate a causa dei noti “patti di riservatezza” che impongono il silenzio alle due parti in causa, i consulenti dell’imprenditore attivo nel settore marittimo negli Emirati Arabi avrebbero ritoccato verso l’alto l’entità dell’effettivo passivo accumulato dal club. Questo potrebbe quindi influire nella valutazione iniziale di due milioni di euro, da cui dovevano però essere detratti tutti i debiti.

Entro il 20 giugno è atteso un impegno da circa un milione, tra stipendi e contributi dell’ultimo trimestre, tassa d’iscrizione e fideiussione. Esclusa invece dall’accordo la questione impianti. Mannino chiedeva al Comune la concessione trentennale gratuita di “Franco Scoglio”, “Celeste”, “PalaRescifina” e un campo di allenamento. Un affidamento diretto era impossibile, anche legalmente: se ne riparlerà in seguito mentre non è ovviamente in discussione la disponibilità dello stadio per formalizzare appunto la domanda di ammissione alla Lega Pro per il terzo anno consecutivo.

Fabrizio Mannino
Fabrizio Mannino è stato presidente del Torpedo Kutaisi

Ottenuta certezza sugli esborsi necessari, Mannino e i suoi consulenti potranno avanzare una proposta, comprensiva anche di una parziale buonuscita per l’attuale proprietà, che il 18 maggio scorso ha annunciato il proprio disimpegno, anche in merito alle pendenze che dovranno essere onorate nella settimana che si sta aprendo. La gestione Sciotto potrebbe chiudersi dopo sei anni di investimenti, contestazioni e un feeling di fatto mai sbocciato con la piazza, nonostante la promozione in C e le ultime due, sofferte, salvezze.

Anche se dopo le settimane perdute nell’analisi dei conti sarà con ogni probabilità proprio il massimo dirigente a dovere ancora una volta anticipare tutte le somme necessarie. Aspetti che potrebbero pesare anche sull’eventuale “closing”, con gli acquirenti chiamati a versare successivamente quanto anticipato dalla proprietà e a sostituire la fideiussione richiesta, a meno di una iniziale coabitazione tra le parti.

Lello Manfredi
Il direttore generale del Messina Lello Manfredi (foto Paolo Furrer)

Sciotto chiederà garanzie sulla solidità di chi si candida a subentrare nella gestione di un club a cui resta molto legato. Su Mannino e i partner che lo affiancherebbero non si sa ancora nulla e sul punto ha mantenuto il riserbo anche l’Amministrazione Comunale. Sembra invece non essere stata accolta la proposta alternativa d’acquisto dell’imprenditore romano Manuele Ilari, attivo nel ramo cinematografico. La tempistica relativa al versamento del quantum richiesto dalla proprietà uscente non avrebbe fatto decollare la trattativa. Mentre l’eventuale terza cordata non si è mai palesata.

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