Il sindaco Federico Basile vede ormai l’investitore Fabrizio Mannino con la stessa frequenza con cui consulta i suoi assessori. Nel giorno in cui il primo cittadino stilava un bilancio del suo primo anno di mandato, al rientro da una missione istituzionale a Roma, il potenziale acquirente dell’Acr Messina si è recato infatti per la quarta volta a Palazzo Zanca.
Al centro del colloquio, come ha confermato in almeno tre differenti interviste, “discussioni estranee al calcio”. È emerso infatti che un fondo d’investimenti di cui è promotore, del quale farebbero parte aziende attive nel mondo della telefonia e dell’informatica, intende articolarsi anche in città.
Secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione e confermato dall’Amministrazione, il quartier generale delle sue società, che in caso di fumata bianca potrebbe ospitare anche la nuova sede dell’Acr Messina, è stato individuato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele.
All’interno di una delle strutture di maggior pregio della città sorgono infatti svariati immobili comunali e questo potrebbe giustificare i frequenti colloqui con il primo cittadino, unitamente alla volontà di acquistare il Messina Calcio, come ribadito poche ore fa in conferenza stampa.
Il 19 giugno sarà il compleanno del sindaco Federico Basile e anche il primo cittadino spera in un “regalo” da parte del presidente Pietro Sciotto, che ha già risposto presente per i criteri infrastrutturali e “scavalcato” i paletti sportivo-organizzativi, inviando entro i termini la documentazione richiesta da Lega Pro e Covisoc. Proprio il rispetto delle prime scadenze, nonostante l’annuncio di un imminente disimpegno, ha scatenato – come è ormai triste tradizione – un’incredibile ridda di voci, che corrono veloci sul web e nelle bollenti chat.
L’auspicio è che vengano onorate davvero le prossime fondamentali prescrizioni, ma servirà più di un milione di euro e dovrà ancora una volta sborsarlo Sciotto. Il riferimento è a stipendi e contributi dell’ultimo trimestre, domanda d’iscrizione, tassa da 60mila euro e fideiussione da 350mila euro a garanzia dei futuri esborsi stagionali. Pagamenti fin qui “congelati”, ma che potrebbero essere onorati regolarmente in extremis.
Dal primo cittadino soltanto un breve commento, che sembra guardare anche l’oltre l’attualità: “C’è ancora il tempo per salvare la C, mi rimetto alla buona volontà e ad uno sforzo economico del presidente Sciotto. In futuro dovremo sicuramente essere più appetibili e investire nelle strutture per provare ad attrarre anche altri investitori”. Chiuso il primo anno di mandato, lo prendiamo come un impegno programmatico per i quattro residui.