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Manfredi: “Pagata la rivoluzione estiva. Ritrovati equilibrio e personalità”

A cinque giornate dal termine della stagione, l’Acr Messina ha virtualmente centrato l’obiettivo della salvezza. La quota si è abbassata nelle ultime settimane e il +5 su Sancataldese e Roccella fa dormire sonni tranquilli agli uomini di Biagioni.

Il direttore generale Lello Manfredi non è sorpreso dalla reazione della squadra, capace di ottenere ben quattro vittorie e tre pareggi nelle ultime sette uscite, cancellando così i precedenti passi falsi con Acireale e Cittanovese: “Dal punto di vista tecnico sono arrivati i risultati che ci aspettavamo ed erano mancati prima. La sorpresa è stata il girone di andata. È stata allestita una squadra importante, che sul campo non ha colto i risultati. L’organico è stato poi riequilibrato dal direttore sportivo Gianluca Torma e dal responsabile dell’area tecnica Salvatore Castorina, che hanno scelto alcuni uomini differenti, puntando anche sulla loro personalità”.

Marzullo e Meo
Gianluca Marzullo e Federico Meo celebrano il successo con la Palmese (foto Nino La Macchia)

Come spiegare quindi il gap con le posizioni d’alta classifica, che fa il paio con quello della stagione precedente, quando dietro una scrivania (caso più unico che raro nell’ultimo decennio) non c’era l’attuale dg? “Si è partiti tardi, a luglio, senza quasi nessun calciatore della passata stagione. Sono stati confermati soltanto alcuni under, che peraltro sono stati condizionati anche da infortuni o scelte tecniche. È il caso di Bossa, Meo e Carini. Simili rivoluzioni nel calcio non sono frequenti e spesso non portano risultati”. 

Post season mancata nel passato torneo, che l’Acr ha rimesso nel mirino, considerato l’attuale -8: “Non sono ancora irraggiungibili, con quindici punti in palio. Ne dobbiamo conquistare almeno dodici. Dipenderà anche dalla voglia dei ragazzi. L’appagamento potrebbe costarci caro, a salvezza praticamente raggiunta. Peccato, perché bastavano sei punti in più per ottenere i playoff, unico obiettivo realistico peraltro dopo l’inserimento del Bari nel girone. Ci aspettavamo andasse meglio”.

ACR Messina
Mister Biagioni, Faranda e il dg Manfredi in conferenza stampa

Nel mezzo c’è anche la Coppa Italia, con il Messina che mercoledì alle 20:30 proverà a strappare il pass per Firenze, dopo il pari con gol conquistato all’andata a Giulianova: “Speriamo in un risultato importante, per alimentare l’appetito in vista delle gare con Troina e Nocerina. Il calendario ci dà una mano. È fondamentale avere superato scogli come Gela e Turris. Potremmo trovare avversarie già condannate nelle ultime giornate”.

E per il big-match con gli abruzzesi, Manfredi sogna una buona cornice: “Stiamo cercando di lasciarci alle spalle problemi e incomprensioni, almeno per una sera. La città è piatta e regala poco. Cinema e teatro sono gli unici svaghi. Con prezzi abbordabili, pensati per le famiglie, siamo convinti di potere offrire una buona occasione per divertirsi. Con il Bari ci eravamo fermati a 2.700 presenze, contiamo di superare ampiamente quella soglia”. 

Cocimano
Per Salvatore Cocimano è stata una domenica da ricordare (foto Nino La Macchia)

Con i traguardi dei play-off e della finale di Coppa di Firenze da centrare, passa un po’ in secondo piano l’annunciato disimpegno della proprietà, alla quale i club organizzati hanno appena ribadito la loro avversità: “Nelle ultime settimane la famiglia Sciotto sta magari ritrovando un po’ di voglia e potrebbe anche ripartire”.

E sullo sfondo ci sono anche i bandi per le strutture sportive, la cui pubblicazione è stata annunciata già a dicembre dal sindaco Cateno De Luca: “Appena verranno pubblicati l’Acr li valuterà. La società ha l’obbligo di capire cosa vuole fare il Comune con gli stadi. Alla precedente manifestazione d’interesse, voluta dall’Amministrazione nell’ottobre scorso, abbiamo risposto presente anche noi”.

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