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Messina

Manfredi: “Per il “Celeste” un progetto rivoluzionario. Lavori da attuare in due fasi”

Archiviata la salvezza sul campo, il Messina guarda al futuro, partendo da quella che nelle intenzioni della società dovrà essere la nuova casa. È stata una settimana ricca di appuntamenti per il direttore generale Lello Manfredi, soddisfatto per le risposte ottenute dalle Istituzioni. “L’assessore Sebastiano Pino porterà in Giunta il progetto relativo alla riqualificazione del “Giovanni Celeste”. Non si è potuto sbilanciare, anche perché in merito ci sarà una decisione collegiale. Non vorremmo peccare di ottimismo, ma per noi la riapertura della struttura sembra possibile”.

stadio
Lo stadio “Giovanni Celeste” dopo i lavori effettuati dal Città di Messina nel 2014

Possibilista anche il quartiere interessato da un progetto che avrà ripercussioni sul territorio, ormai da qualche anno non più abituato a fare i conti con limitazioni del transito veicolare ed annesso afflusso di qualche migliaio di visitatori: “Abbiamo incontrato la terza circoscrizione, che ci è sembrata favorevole al progetto. Aspettiamo un atto formale per capire se le nostre impressioni sono esatte. Sembra esservi un apprezzamento unanime. Il loro parere comunque non è vincolante”.

Per Manfredi il “Celeste” è la priorità assoluta del “nuovo” Messina: “Solo da quello si può riavviare un nuovo corso. Gli apprezzamenti ricevuti non possono che farci piacere. La scelta è quella giusta. Dopo toccherà al consiglio comunale e ritengo che i suoi componenti, come un buon padre di famiglia, non possano che dare il via libera”.

Proto e Manfredi
Il presidente dell’ACR Messina Proto e il dg Lello Manfredi

La società ha incontrato anche Gianluca D’Antoni, funzionario del Credito Sportivo per la Sicilia Orientale, prima di formulare la richiesta avanzata a Palazzo Zanca: “Al Comune abbiamo chiesto una concessione trentennale. Il mutuo che vorremmo attivare dovrà estendersi per almeno quindici anni, per evitare una rata troppo alta. Il Credito Sportivo è compiaciuto dalla nostra idea e ritiene sufficienti le garanzie personali che verrebbero prestate dal presidente Franco Proto. Serve ovviamente la disponibilità dell’impianto per dare seguito alle intese di massima”.

Ingenti gli interventi previsti, che per un esborso complessivo di circa due milioni di euro. I lavori verrebbero però attuati in più fasi. Manfredi chiarisce: “Occorrono prima di tutto le opere necessarie per ottenere l’agibilità e potere disputare già l’inizio del prossimo campionato al “Celeste”. In un secondo momento si passerebbe invece alle opere d’abbellimento. A settembre contiamo infine di ottenere una nuova concessione annuale per il “Franco Scoglio”, in cambio della manutenzione ordinaria. Dando la possibilità a tutte le altre squadre cittadine di sfruttare l’impianto”.

Celeste
Una delle panchine del glorioso impianto di via Oreto, che dovranno essere abbattute

Manfredi illustra gli interventi prioritari: “Si va ovviamente dal rifacimento del manto erboso all’adeguamento delle misure del campo alle nuove normative per la concessione della licenza. In tal senso le panchine vanno spostate all’indietro per recuperare almeno un metro ed incassate dentro la tribuna. Puntiamo alla creazione di un parterre, all’eliminazione delle barriere architettoniche in Tribuna A e in Gradinata”.

Il dg considera il progetto per certi versi “rivoluzionario”. È prevista infatti la “collocazione di pannelli solari per il risparmio dell’energia e il riciclo delle acque piovane. L’obiettivo è creare uno stadio funzionale, che garantisca meno sprechi e più efficienza. Restiamo prudenti in merito all’apprezzamento da parte della politica, ma lo sfruttamento sarà prevalentemente sportivo e la cubatura non verrà aumentata”. Nella struttura di via Oreto sono già stati avviati i primi interventi di pulizia e scerbatura e svuotati i depositi.

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