Con la salvezza acquisita all’ultima giornata, al termine di un campionato a dir poco sofferto, per il Messina è già ora di pensare al futuro. La società guidata da Franco Proto è uscita allo scoperto, manifestando la volontà di disputare le partite casalinghe della prossima stagione allo stadio “Celeste”. Neanche il tempo di festeggiare la permanenza in Lega Pro che i vertici peloritani sono passati dalle parole ai fatti, perché nella giornata di lunedì è stata presentata un’istanza per “il conferimento del diritto di superficie per la gestione dello stadio con relativa riqualificazione ed adeguamento dell’impianto sportivo”.
Il direttore generale, Lello Manfredi, spiega i particolari di questa richiesta: “Nella richiesta non è specificata una tempistica, si tratta di un documento in cui la società manifesta al Comune al Messina la volontà di voler investire sulla riqualificazione dello stadio. Valuteremo in un secondo momento insieme all’Amministrazione e al Consiglio comunale per quanti anni far valere la richiesta, questo è anche il motivo per cui non abbiamo mostrato il progetto definitivo. Prima vogliamo interfacciarci con il mondo dell’Amministrazione per valutare al meglio ogni possibile miglioria. Però il fatto di esserci mossi subito dopo la fine del campionato fa capire le nostre intenzioni”.
Giovedì scorso lo stesso Manfredi ha incontrato l’assessore allo Sport, Sebastiano Pino, per discutere proprio del documento presentato due giorni fa: “E’ stato un incontro propedeutico in cui gli ho preannunciato che avremo presentato la richiesta per la concessione dello stadio qualora fossimo tornati da Vibo con un risultato positivo. Così fortunatamente è stato ed ho mantenuto l’impegno”.
Lunedì le luci del “Celeste” sono tornate ad illuminare via Oreto come ai bei tempi. Il sopralluogo ha portato dei risultati positivi: “E’ andata molto bene – ha continuato Manfredi – l’impianto d’illuminazione è perfettamente funzionante ed è all’altezza di uno stadio che può ospitare le gare casalinghe di una società professionistica che ha grandi ambizioni. Vogliamo continuare a coltivare questo sogno, per noi il ritorno al “Celeste” rappresenterebbe un valore aggiunto ma vogliamo che tutto venga fatto per bene e nel rispetto delle normative. Se una di queste due componenti verrà a mancare non avremo problemi a continuare al “Franco Scoglio” come abbiamo fatto finora. L’incolumità del tifoso viene prima di ogni cosa, quello stadio rappresenta la nostra casa e come ogni casa deve essere sicura”.
Sul fronte tecnico molto presto arriverà il momento di discutere il futuro di Cristiano Lucarelli: “La sua ambizione è la nostra. Vogliamo puntare ad altri obiettivi già a partire dalla prossima stagione, senza che però venga fatto il passo più lungo della gamba. La stagione, sotto il profilo economico, si chiuderà il 30 giugno e vogliamo concludere meglio rispetto ad ora, con maggiori prospettive. Il presidente è consapevole di tutto questo, sono dei passaggi necessari per una società che è stata rilevata quando era in una condizione pre-fallimentare. Con Lucarelli ci incontreremo e valuteremo, il suo lavoro è stato molto apprezzato e tra lui e la società si è instaurato un bel feeling. E’ giusto che l’asticella venga alzata, rappresentiamo una grande comunità che ha vissuto più di 30 stagioni in Serie B e qualche anno in Serie A”.