Il tecnico Giacomo Modica è rimasto in silenzio anche dopo la gagliarda prova di Catania. A parlare per il Messina in sala stampa il difensore centrale Marco Manetta, protagonista di tante chiusure provvidenziali al “Massimino”. I peloritani sono riusciti a lasciarsi alle spalle la delusione per le cocenti battute d’arresto con Avellino e Cavese, come ha sottolineato ai microfoni di Gazzetta del Sud e Messina nel pallone, presenti in sala stampa.
“Venivamo da due sconfitte pesanti per come erano arrivate ed è importante uscire indenni, pur essendo rimasti in dieci, senza subire gol. Abbiamo giocato una partita che è stata ben studiata dal mister, aspettando di più l’avversario e cercando di ripartire. È andata molto bene a livello di solidità difensiva mentre abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio nelle ripartenze”.
Di fronte a circa 18mila spettatori si temeva una nuova debacle, invece il Messina ha risposto al meglio, come era già accaduto a Trapani. Manetta lo sottolinea: “Lo spirito è stato ottimo. Abbiamo fatto meno bene dal punto di vista del gioco, mostrando però unità e compattezza ed è fondamentale in questo campionato. Nello spogliatoio il clima era positivo, era una partita sentita, un derby. Dobbiamo continuare su questa strada e fare altri punti”.
In classifica il Messina viene agganciato al terzultimo posto dal sorprendente Taranto, vittorioso ad Avellino, ma resta la soddisfazione per la reazione mostrata nel derby: “La classifica non sorride ma non dobbiamo guardarla troppo. Per uscirne sono necessarie un paio di vittorie. Da qui a Natale abbiamo ancora sette partite, poi vedremo dove siamo. È un pareggio che fa morale per la squadra. Adesso non dobbiamo sprecare questa serata positiva“.
Il novembre 2023 era stato terribile per il Messina e Manetta spera che invece si possa adesso imprimere una sterzata: “Rispetto all’anno scorso non posso fare paragoni, perché ogni stagione fa storia a sé. Però dobbiamo prenderci la parte buona di questa partita, avere fermato un andamento negativo e un atteggiamento sbagliato visto in campo ci fa pensare che possiamo tornare ad essere quelli delle prime dieci partite, in cui abbiamo fatto bene e raccolto meno di quanto meritavamo”.