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Manetta: “Compattezza ritrovata, è lo spirito giusto. Studiata bene dal mister”

Il tecnico Giacomo Modica è rimasto in silenzio anche dopo la gagliarda prova di Catania. A parlare per il Messina in sala stampa il difensore centrale Marco Manetta, protagonista di tante chiusure provvidenziali al “Massimino”. I peloritani sono riusciti a lasciarsi alle spalle la delusione per le cocenti battute d’arresto con Avellino e Cavese, come ha sottolineato ai microfoni di Gazzetta del Sud e Messina nel pallone, presenti in sala stampa.

Pedicillo
Pedicillo conquista una punizione in attacco (foto Paolo Furrer)

“Venivamo da due sconfitte pesanti per come erano arrivate ed è importante uscire indenni, pur essendo rimasti in dieci, senza subire gol. Abbiamo giocato una partita che è stata ben studiata dal mister, aspettando di più l’avversario e cercando di ripartire. È andata molto bene a livello di solidità difensiva mentre abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio nelle ripartenze”. 

Di fronte a circa 18mila spettatori si temeva una nuova debacle, invece il Messina ha risposto al meglio, come era già accaduto a Trapani. Manetta lo sottolinea: “Lo spirito è stato ottimo. Abbiamo fatto meno bene dal punto di vista del gioco, mostrando però unità e compattezza ed è fondamentale in questo campionato. Nello spogliatoio il clima era positivo, era una partita sentita, un derby. Dobbiamo continuare su questa strada e fare altri punti”. 

Giacomo Modica
Il tecnico del Messina Giacomo Modica (foto Paolo Furrer)

In classifica il Messina viene agganciato al terzultimo posto dal sorprendente Taranto, vittorioso ad Avellino, ma resta la soddisfazione per la reazione mostrata nel derby: “La classifica non sorride ma non dobbiamo guardarla troppo. Per uscirne sono necessarie un paio di vittorie. Da qui a Natale abbiamo ancora sette partite, poi vedremo dove siamo. È un pareggio che fa morale per la squadra. Adesso non dobbiamo sprecare questa serata positiva“. 

Il novembre 2023 era stato terribile per il Messina e Manetta spera che invece si possa adesso imprimere una sterzata: “Rispetto all’anno scorso non posso fare paragoni, perché ogni stagione fa storia a sé. Però dobbiamo prenderci la parte buona di questa partita, avere fermato un andamento negativo e un atteggiamento sbagliato visto in campo ci fa pensare che possiamo tornare ad essere quelli delle prime dieci partite, in cui abbiamo fatto bene e raccolto meno di quanto meritavamo”.

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