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Mancuso: “Bisogna ricreare entusiasmo. Il vivaio fondamentale per il futuro”

Carmelo Mancuso ha legato una lunga parentesi della sua carriera a Messina. Dalle 85 presenze da calciatore negli anni Ottanta alla guida di varie formazioni giovanili tra il 2004 e il 2012. L’ex difensore ha seguito da spettatore l’ultima sofferta salvezza in C: “Spesso nel costruire le squadre e cercare di mettere a disposizione della città formazioni competitive si commettono degli errori e alle volte si pagano a caro prezzo. Fortunatamente l’ultimo campionato è finito bene con il raggiungimento di un’insperata salvezza”. 

Carmelo Mancuso
Carmelo Mancuso ha allenato il Fc Messina (foto Paolo Furrer)

Il legame con il giallorosso resta immutato e non a caso Mancuso è stato testimonial del Museo dello Sport al Centro Commerciale di Tremestieri, dove era l’ospite d’onore insieme ad Antonino Ragusa, match-winner nei play-out, e all’indimenticato bomber Riccardo Zampagna: “Il calcio ha subito notevoli cambiamenti da quando io ho iniziato ad essere calciatore del Messina. Nel 1982 ero considerato il più piccolo del gruppo e ora a distanza di 41 anni mi sembra abbastanza strano. La passione per questi colori però è sempre la stessa”. 

Non semplici le ultime avventure in panchina, con Igea Virtus e Fc Messina, in società che hanno poi chiuso anzitempo l’attività: “Ho avvertito che le proprietà non credevano nell’importanza del settore giovanile e ho abbandonato questo settore. Mi sono confrontato con alcuni dirigenti e questo non fa bene. La crescita dei ragazzi è fondamentale, qui ci sono grandi potenzialità e si può fare bene, tirando fuori dai vivai qualche elemento futuribile”. 

Carmelo Mancuso
Carmelo Mancuso con una vecchia divisa dell’Acr Messina

Una maggiore continuità di risultati a livello di prima squadra è elemento indispensabile per riaccendere la passione del pubblico, come si è visto nella doppia sfida con la Gelbison: Mi auguro che il Messina riparta come quando nel 1981 venni a giocare con lo stadio “Celeste” sempre pieno: era un catino insuperabile. Credo che se si riuscisse a ricreare l’entusiasmo la squadra potrebbe tornare nelle categorie che contano”. 

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