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Mancini: “A Salerno tante soddisfazioni. Ma dobbiamo vincere a tutti i costi”

Sarà uno dei tanti ex in campo domenica. La Salernitana evoca infatti a Manuel Mancini importanti ricordi. In maglia granata il centrocampista scuola Lazio ha vinto il torneo di Seconda Divisione nel 2012-13 con la ciliegina della Supercoppa. Poi, dopo aver rescisso il contratto con il Verona, la seconda stagione disputata con i campani, contrassegnata dalla conquista della Coppa Italia di Lega Pro. Alla fine 43 presenze e 4 gol in gare di campionato, un bottino che lascia immaginare quanto la sfida con la prima della classe non sarà per lui come tutte le altre.

Manuel Mancini ancora in azione con la maglia granata
Manuel Mancini in azione con la maglia granata

“In due anni a Salerno – afferma Mancini – mi sono tolto delle belle soddisfazioni e ora sono contento che abbiano vinto il campionato. In quelle stagioni, purtroppo, c’è stata anche l’amarezza legata ai playoff persi contro il Frosinone, ma adesso devo pensare al Messina. Lotito? Con lui il rapporto è stato sempre abbastanza buono, poi ognuno prende la sua strada come avviene nel calcio”.

Se la Salernitana giungerà in riva allo Stretto con la promozione già in tasca, il Messina deve cercare invece di consolidare il quintultimo posto, di fondamentale importanza in ottica playout. “Dobbiamo cercare di vincere a tutti i costi e contro la Salernitana l’obiettivo saranno i tre punti. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci”.

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Mancini è in costante crescita e potrebbe rivelarsi decisivo in ottica salvezza nel finale di torneo

Lasciato il “Celeste”, dove le condizioni del terreno non facilitavano il compito di Mancini e compagni negli allenamenti, è ormai il “San Filippo” ad ospitare i giallorossi anche nel corso della settimana. Un sospiro di sollievo per l’ex L’Aquila. “Credo sia indubbiamente un vantaggio poter lavorare al San Filippo perché la nostra è una squadra tecnica, sebbene non venga spesso riconosciuto. L’importante è comunque avere un terreno sul quale poter giocare bene a calcio”.

Spesso sacrificato sulle corsie esterne per esigenze tattiche il centrocampista non è riuscito a sfruttare le sue qualità in zona gol. “Correndo tanto è difficile arrivare alla conclusione e ad effettuare giocate importanti lì davanti. Sono però contento di essermi sacrificato per la squadra ed il gruppo, dunque va bene così”.

Dopo la gara con l’Ischia Mancini aveva espresso la sua preferenza per l’Aversa Normanna come possibile rivale per i playout. Per la definizione della griglia occorrerà adesso attendere gli ultimi 180’ e forse oltre, alla luce delle sentenze di una giustizia sportiva sempre più dai tempi biblici. Corona mi ha un pò ripreso dopo quell’affermazione, ma io ero stato sincero indicando l’Aversa Normanna. Secondo me, comunque, non bisogna guardare chi affronteremo, ma concentrarci più su noi stessi e sulle nostre qualità. I punti restituiti alla Reggina? Non giudico tanto il lavoro delle altre persone, ma in Lega Pro accadono cose strane, con punti tolti e poi ridati. Io, però, penso solo a giocare a calcio”.

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