L’ACR sembra vicino all’ennesima svolta societaria, che dovrebbe ridurre sensibilmente la presenza messinese nell’organigramma, con la possibile permanenza dei soci di minoranza ed il passaggio ad imprenditori “forestieri” dell’88% delle quote fin qui detenute da Stracuzzi ed Oliveri.
La “new co” che sarà costituita da alcuni imprenditori statunitensi e dai calabresi Pasquale Gerace e Giuseppe Marcianò si è affidata ad un professionista messinese, il notaio Silverio Magno, che ai nostri microfoni conferma i contatti con Massone: “Ho ricevuto circa dieci giorni fa, dal gruppo romano, l’incarico di seguire la cessione delle quote e i vari passaggi della trattativa, che sta entrando nel vivo. Auspico che la fumata bianca definitiva sia davvero imminente, anche se non è facile contemperare le esigenze di tutti i soggetti che si stanno proponendo. Non ho seguito peraltro le ultime novità operative”.
Nel rinnovato cda, che sarà composto da sette soggetti, dovrebbe essere inserita una figura che possa fungere da garante. Non sarà però lo stesso notaio Magno: “Posso entrare nell’operazione soltanto per redigere qualche atto. Sento quindi di escludere l’ipotesi di un mio ingresso nel consiglio di amministrazione, anticipata dalla stampa. Amo il Messina, ma preferisco guardarlo dagli spalti.
Un rifiuto originato da motivi professionali e non da una mancata condivisione del progetto: “Non rientra nelle mie competenze. Non ho mai accettato nulla del genere in quasi 25 anni di professione. Essendo un tifoso del Messina, non lo farei a maggior ragione: sarei troppo coinvolto da un punto di vista affettivo. Chiaramente mi gratifica la stima dei soggetti coinvolti, che vorrebbero magari una figura utile per agevolare il dialogo tra le parti e le varie anime coinvolte”.
Da Roma, ci concede qualche battuta anche Angelo Massone, chiamato a lasciarsi alle spalle le poco felici esperienze in Scozia e Romania. Il legale campano è in stretto contatto con Stracuzzi e Oliveri, con l’amministratore delegato Pietro Gugliotta e con i segretari del Messina, dal momento che vi sono svariate scadenze economiche da rispettare entro giovedì: “La situazione del club non è semplice. In questo momento preferisco non parlare ma dedicarmi soltanto ai tanti adempimenti previsti. Abbiamo presentato la nostra prima offerta il 29 dicembre scorso ed ora ci ritroviamo a dovere mettere a posto tanti passaggi burocratici in pochi giorni”.
Massone non entusiasma la tifoseria organizzata, che avrebbe preferito il coinvolgimento dell’imprenditore ennese Franco Proto, ed è consapevole di dovere convincere gli scettici: “Noto che a Messina vi è una pressione mediatica molto forte ed anche la stampa parte prevenuta. Chiedo soltanto di sospendere i giudizi, in attesa dei fatti. Leggo anche di fantomatiche trattative di calciomercato, che a me non risultano affatto. Presto organizzeremo una conferenza stampa e ci presenteremo alla città, forse già mercoledì. Ma ora, ripeto, voglio soltanto mettermi al lavoro, evitando ulteriori chiacchiere”.