Dopo aver superato ai quarti la Sigma Barcellona, l’Upea Capo d’Orlando ritornerà in campo sabato sera per la gara 1 delle semifinali dell’Adecco Gold che l’opporranno alla Tezenis Verona in uno scontro che può essere lecitamente considerato una finale anticipata.
Lo è sulla carta, così come dall’altra parte del tabellone la sfida tra Trento e Torino, sia alla luce dei rispettivi tornei, della qualità del roster ed in ultimo della non remota possibilità che le squadre elette in Serie A siano due alla luce di delicate situazioni di criticità economica di alcuni club, tra cui la “blasonata” Siena e la retrocessa Montegranaro.
Gli scaligeri del bravo coach Alessandro Ramagli e del vice Sandrino De Pol sono approdati in semifinale al termine di una battaglia con Veroli protrattasi sulle cinque gare con qualche polemico malumore (tra cui anche un reclamo respinto) e tante emozioni con l’ultimo e decisivo match risolto dopo un supplementare. Roster di spessore con tre americani (Smith, Taylor e il naturalizzato Callahan), l’esperienza di Boscagin e Carraretto, la voglia di emergere di Gandini e Da Ros.
Per l’Upea qualche giorno di riposo in più sulle gambe ed il grande vantaggio di ospitare al “PalaFantozzi” le prime due sfide, e l’eventuale quinta (martedì 27) . Si gioca al sabato sera e poi al lunedì sera in Sicilia. Seguirà la trasferta nella città di Romeo e Giulietta per la gara 3 (giovedì) e l’eventuale 4 (sabato).
Ad aprire la conferenza stampa della vigilia è stato il pivot croato Sandro Nicevic, uno dei leader in campo e fuori del gruppo paladino: “Per noi è importante è continuare a giocare concentrati e con energia. Dobbiamo stare sereni e pensare solo a giocare la nostra pallacanestro. Verona è un’ottima squadra hanno un roster profondo, ma anche noi abbiamo dimostrato che tutti, anche i ragazzi che escono dalla panchina, possono dare un contributo determinante”.
“Questa squadra in stagione ha raggiunto degli obiettivi importanti – prosegue l’esperto centro – ma solo perché danno la possibilità di raggiungerne altri e più grandi. Non possiamo inoltre permetterci di pensare che arrivare in finale ci dia la promozione, il nostro pensiero adesso va a Gara 1 e poi a Gara 2. Se ci esaltiamo adesso, commetteremmo un errore. Voliamo bassi e ragioniamo di partita in partita“.
La parola quindi è passata a coach Gianmarco Pozzecco che ha prima analizzato l’avversario: “Penso che Sandro sia stato, come sempre, molto bravo sia in campo che a rispondere a voi e voglio cogliere l’occasione per ritornare a ciò che è successo la settimana scorsa. Vorrei, infatti, fare i complimenti a Barcellona e al suo pubblico che ci ha applaudito alla fine. Quest’anno, inoltre, non ho mai ringraziato il mio staff, lo faccio oggi. Siamo cresciuti in maniera esponenziale e tutti hanno contribuito e fatto la differenza“.
“L’Orlandina ha scoperto ieri la sua avversaria in semifinale, Verona – prosegue il Poz – ha avuto la meglio su Veroli in cinque gare, ma Veroli ha giocato clamorosamente bene, coach Ramondino mi ha impressionato moltissimo quest’anno. Verona è sicuramente costruita per vincere e in modo oculato con un roster di livello“.
Il tecnico triestino ha poi espresso la sua circa le indiscrezioni circolanti la possibile promozione in Serie A delle due compagini vincenti delle semifinali dell’Adecco Gold: “Non sappiamo con certezza cosa succederà, ma noi in ogni caso giocheremo per vincere la serie con Verona. Per fortuna ho 10 ragazzi che non fanno calcoli e vorranno vincere le partite“.
Infine, per l’ex play azzurro ed ora coach anche l’opportunità di tornare e far chiarezza sulle indiscrezioni circolate sulla stampa che lo darebbero in procinto di accasarsi nella Varese con cui sbocciò il suo talento e s’impose vincendo il famoso scudetto della stella del club lombardo.
“Durante il periodo invernale ho chiacchierato con Vescovi – precisa Pozzecco – che in modo sereno mi ha chiesto se c’era la possibilità anche un giorno molto vicino di allenare Varese. La prima cosa che ho fatto è stato dirlo a Enzo, pur avendo promesso che non l’avrei detto a nessuno, ma perché questa è la mia famiglia. Da qui a dire che andrò a Varese o dire che ho firmato ce ne passa. Amo Varese e Capo, è la verità, ma questo vuol dire tutto è niente. Ma lo potevo dire anche un anno fa, semplicemente che ad oggi che grazie a questo posto straordinario e ad un’annata straordinaria, tutti noi avremo chi più chi meno delle richieste, ma nessuno di noi in questo momento pensa a cosa succederà il prossimo anno“
Questo il video con la conferenza stampa pre partita dell’allenatore dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco e del pivot Sandro Nicevic: