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Messina

L’Upea concede il “bis” lasciando a bocca asciutta la Sigma, venerdì sarà già game over?

Il secondo atto del derby messinese tra Upea Capo d’Orlando e Sigma Barcellona, valevole per i quarti dei play-off dell’Adecco Gold, non delude le attese della vigilia con grande spettacolo sugli spalti e poi in campo. Sfida probabilmente meno bella di quella di domenica anche per l’esiguità dei tempi di recupero e con una cornice di pubblico lievemente inferiore visto il giorno feriale.

Mays
Mays

Nota a margine tra i presenti anche i calciatori dell’ACR Messina: Ettore Lagomarsini, Alessio De Bode e Pedro Miguel Costa Ferreira, con applausi di saluto alla promozione della squadra peloritana nella Lega Pro unica dai locali sostenitori, mentre qualche timido fischio è arrivato da quelli ospiti. Vecchie rivalità mai sopite.

Allora partiamo proprio dagli spalti il nostro racconta: La tifoseria barcellonese riserva un’autentica dichiarazione di amore ai propri beniamini con l’esposizione,  sullo sfondo di uno sventolio di colori giallorossi, di uno striscione “ma non resisto lontano da te...” che attesta il viscerale legame con la squadra.

Ironica quanto pungente la replica dei sostenitori biancoazzurri. Con un evocativo “fate il vostro gioco… noi poker servito” con quattro assi recanti le date dei quattro derby consecutivi vinti dal quintetto paladino sotto la gestione di coach Pozzecco a cavallo delle ultime due stagioni.

Confermati da entrambi i coach i consueti quintetti iniziali, e bastano poche battute di gioco per comprendere quanto sia grande lo spirito di rivalsa tra le fila degli atleti ospiti.  La Sigma mostra subito gli artigli in difesa e graffia in attacco costringendo in rapida sequenza ben tre elementi avversari a spendere il proprio primo fallo.

Anche l’iniziale break risulta favorevole al quintetto barcellonese che rispetto ai padroni di casa sembra più risoluto, ma sui titoli di coda si manifesta un calo e nell’ultimo minuto sono Mays ed Archie, gli americani di Capo d’Orlando a firmare la rimonta che vale il sorpasso e la chiusura della frazione sul 17-14.

Gianmarco Pozzecco col capitano Matteo Soragna
Gianmarco Pozzecco col capitano Matteo Soragna

Si riprende e per tutta la prima metà del periodo l’Upea non trova il canestro, innervosendosi tra errori e qualche decisione controversa, e di cui l’immagine è il terzo fallo sanzionato a Soragna che protesta in modo veemente ricevendo anche un tecnico.

Nel disagio altrui la Sigma può segnare il passo e lo fa anche tenendo in panca Collins (già gravato di due falli ed apparso sottotono) assumendo il controllo della gara andando al riposo lungo avanti di 9 punti (25-34).

Il pubblico barcellonese festeggia, quello orlandino appare contrariato più per le difficoltà incontrate che per lo svantaggio in sé. Al rientro in campo però si rivede la “banda Pozzecco” con Nicevic e Archie che riportano in scia la squadra di casa.

Coach Marco Calvani fiuta il pericolo e prontamente prova a parlarci sopra. L’immagine più evocativa del time out è però curiosamente quella che offre il Poz che dette poche parole ai suoi atleti, con grande trasporto emotivo suona la carica nel pubblico. La chiave di volta della sfida.

Un primo piano di Andre Collins
Un primo piano di Andre Collins

Già, perché la reazione di Barcellona è più timida del preventivabile con Collins e Fantoni che rimediano il terzo fallo, e Calvani un plateale  tecnico per proteste. Eppure Soragna dai liberi li grazia sbagliando entrambi i tiri, cosa insolita per lui. Il gioco neppure riprende che gli arbitri sanzionano con un secondo tecnico la panchina barcellonese.

Mays è glaciale e firma il sorpasso, Collins e Filloy riportano avanti gli ospiti, ma questo è l’ultimo fuoco fatuo delle velleità ospiti che incassano una serie di canestri consecutivi dei paladini, l’ultimo sulla sirena conclusivo del terzo periodo ancora con il folletto texano che mette la tripla del 49-43.

La supremazia dell’Upea diviene a tratti schiacciante toccando il massimo vantaggio con un +15 (63-48 tripla di Archie) poco oltre la metà dell’ultima frazione. La Sigma si disunisce, la via della retina diviene sempre più impervia e riemergono vecchi limiti di personalità e tensioni interne come quando durante un time out è lo stesso presidente Bonina a frenare  la rabbia dell’ex Alex Young contestato da un sostenitore giallorosso. Gli ultimi scampoli di gara dicono poco, se non fissare i contorni del punteggio finale che arride per 66-54 alla compagine del presidente Sindoni.

Ora la sfida trasloca per la gara tre al “PalAlberti” (venerdì sera, palla a due alle 21:15), sarà l’ultima occasione per la squadra di coach Calvani di riaprire i giochi  o l’opportunità per quella di Pozzecco per servire il “game over” ed avanzare in semifinale?

poz archieGara 2 – Quarti finale dell’Adecco Gold

UPEA CAPO D’ORLANDO-SIGMA BARCELLONA 66-54

Parziali: 17-14, 8-20, 24-9, 17-11;

Upea Capo d’Orlando: Mays 21 (3/3 da due, 3/8 da tre, 6/6 liberi), Portannese  7 (1/3, 1/3, 2/2), Soragna 4 (1/1, 0/2, 2/4), Archie 17 (3/5, 3/5, 2/2), Nicevic 10 (3/7 da due, 4/4 liberi), Basile (1/2, 0/6, 3/4), Laquintana (0/1 da due), Benevelli 2 (1/5 da due), Valenti, Ciribeni; Coach Gianmarco Pozzecco.

Sigma Barcellona: Collins 10 (3/3 da due, 1/4 da tre, 1/2 liberi), Maresca 4 (1/7, 0/4, 2/2), Filloy 8 (1/7 da due, 2/5 da tre), Young (), Fantoni 7 (3/9 da due, liberi), Ganeto 2 (1/3 da due), Toppo 4 (2/2 da due), Natali, Pinton 8 (1/2 da due, 2/2 da tre), Iurato ne; Coach Marco Calvani.

Arbitri: Eduardo Ciano, Antonio Migotto e Mauro Belfiore;

Statistiche – Tiri da due punti: Upea 13/27, Sigma 15/41; tiri da tre punti: Upea 7/24, Sigma 6/18; tiri liberi: Upea 19/22, Sigma 6/10; rimbalzi: Upea 32 (5 off., Nicevic 7), Sigma 33 (8 off., Filloy 9); palle perse: Upea 14 (Nicevic 5), Sigma 14 (Collins, Young, Fantoni 2); palle recuperate: Upea 8 (Basile, Portannese 2), Sigma 8 (Collins 3); assist: Upea 11 (Mays, Soragna 5), Sigma 10 (Collins, Filloy 3); valutazione: Upea 79 (Mays 26), Sigma 45 (Collins 17). Usciti per 5 falli: Toppo. Spettatori: 3.613.

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