Mercoledì 15 luglio si spalancheranno le porte dell’ex Filiale della Banca d’Italia, recentemente acquisita dall’ateneo peloritano. Si tratta del primo ingresso nell’immobile a pochi giorni dalla consegna delle chiavi avvenuta lo scorso 9 luglio. All’apertura dei cancelli sarà presente la squadra di governo dell’Università messinese, composta dal Rettore, dai Prorettori, dai Delegati e dai Direttori dei vari Dipartimenti. Parteciperà all’iniziativa anche Angelo Di Dio, ex ingegnere dello storico edificio che guiderà la visita dei vari saloni.
La prima parte dell’evento si svolgerà presso l’entrata principale e il contestuale ingresso nel salone principale, dove il Magnifico incontrerà anche gli organi di stampa. All’interno saranno disposte delle sedie a semicerchio per garantire il necessario distanziamento nel rispetto delle norme anti Covid vigenti. Successivamente ci si sposterà sul versante di via Iº Settembre per visitare le altre stanze e si approderà al vasto piano superiore della struttura.
“Siamo molto felici di poter finalmente aprire le porte di questa prestigiosa sede – ha detto il Rettore Salvatore Cuzzocrea –. Da quando è stato siglato il contratto d’acquisto abbiamo atteso questo giorno con trepidazione. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio architettonico del Palazzo, di arricchirlo grazie al patrimonio artistico e culturale dell’Ateneo ed anche quello di restituire alla città la splendida struttura che in futuro ospiterà un Polo museale, una biblioteca per gli studenti e centri di ricerca. Ciò al fine di renderlo fruibile a tutta cittadinanza e non solo alla comunità accademica”.
La struttura della Banca d’Italia, edificata nel 1924, ha una superficie di oltre 6000 metri quadrati, divisi in un seminterrato e due piani fuori terra; completamente in cemento armato e muratura, è di fattura molto curata. Nel corso dell’incontro con la Governance d’Ateneo e la stampa il Rettore parlerà anche dei servizi agli studenti e degli investimenti in corso per dotare i Poli dell’Ateneo di rinnovate infrastrutture (laboratori, aule e tecnologie all’avanguardia) ecosostenibili. Sarà un momento per fare anche il punto sulla fase 3 e sulla crescita dell’ateneo messinese.