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Messina

Lucarelli: “Una vittoria magica. Resto qui, sarò l’ultimo a lasciare la nave”

È l’eroe di giornata Cristiano Lucarelli, che ha celebrato la straordinaria vittoria del suo Messina contro la quotata Juve Stabia sotto la Curva Sud: “A un certo punto sono rimasto meravigliato anche io. I problemi ci sono e non si possono nascondere ma questi ragazzi per l’ennesima volta hanno risposto presente in una partita proibitiva, contro un avversario forte, in una situazione per noi molto complicata, con una condizione fisica precaria. Il non allenarsi bene ti porta a dover soffrire nei minuti finali di gara. I ragazzi sono stati strepitosi, io ho solamente cercato di motivarli nella maniera giusta, dicendogli che bisogna scordarsi tutto in quei 95 minuti, che sono stati comunque magici”.

Nardini
Nardini celebra il gol partita (foto Alessandro Denaro)

Dopo un mese caratterizzato dalla prospettiva di una vera e propria smobilitazione, nessuno avrebbe scommesso un euro sui biancoscudati, al cospetto di una formazione in lotta per la B, rinforzatasi ulteriormente sul mercato: “Dovevamo pensare solamente ad onorare la nostra professione nel miglior modo possibile, per non avere niente da rimproverarci. Come staff tecnico e giocatori dovremo dare tutto fino alla fine della stagione, anche in situazioni come queste. Merito ai ragazzi, che mi hanno fatto un regalo bellissimo. Questa vittoria era insperata per come ci siamo arrivati. Avevamo sette assenti, quattro “Berretti” in panchina e Nardini infortunato. È entrato, ha segnato e si è rifatto male. Ed avevamo anche tre partenti in campo. Pozzebon, Akrapovic e Saitta molto probabilmente ci lasceranno. Hanno risposto presente, dimostrando grande professionalità. Questo è significativo: difficilmente avevo trovato una squadra così attaccata a me, non mi era mai accaduto. Questi ragazzi e questa gente non si meritano di rimanere da soli”.

Madonia
Madonia non ha lesinato impegno, al pari dei compagni (foto Alessandro Denaro)

Il tecnico ha così confermato la sua permanenza a Messina: “Con quel tweet ho voluto anticipare i tempi. Altrimenti questo 28 gennaio diventava una giornata da dentro o fuori. Io penso che professionalmente non ho altra scelta che continuare. Sarò l’ultimo a lasciare la nave, anche dopo i topi, anche se dovesse affondare. Credo che lo meritino la piazza, i tifosi che da anni subiscono delusioni, i giocatori e anche chi ha ruoli secondari, ottiene solo rimborsi spese e soffre ancora di più di noi. Non mi sono sentito di dargli un dispiacere anche io, sarebbe stato un atto di vigliaccheria. La mia carriera è all’inizio e quindi se voglio dimostrare che sono bravo, devo farlo qui, in queste condizioni”.

Grifoni
Grifoni in azione, osservato da Cancellotti (foto Alessandro Denaro)

Unica macchia l’espulsione rimediata nel finale di primo tempo, che lo ha costretto a seguire la ripresa dalla gradinata chiusa al pubblico: “Un loro giocatore aveva toccato per ultimo la palla, quel fallo laterale era nostro. Ho protestato, ero in trance agonistica, l’arbitro ha detto di avermi visto saltare per tre volte fuori dall’area tecnica. Sinceramente non me lo ricordo, se ha deciso così va bene lo stesso. Spero di essere espulso sempre, se poi vinco. Ai tifosi dico di starci vicini, ne abbiamo bisogno. Non siamo colpevoli di questa situazione, stiamo tenendo in piedi la baracca e in alto il vessillo del Messina nonostante tutto”.

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