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Messina

Lucarelli: “Un passo verso la meta. La normalità la nostra Champions”

Dopo sei gare, il Messina ha finalmente interrotto il preoccupante digiuno esterno. Il punto conquistato a Caserta rappresenta oro colato in chiave salvezza, in una giornata in cui Taranto e Catanzaro hanno accusato inattese battute d’arresto.

De Vito e Rea
De Vito e Rea in marcatura su Rajcic (foto Giuseppe Scialla)

Il tecnico Cristiano Lucarelli ha ottenuto le risposte sperate, dopo una settimana di meticolosa preparazione del match: “Volevamo invertire il trend negativo e ci siamo riusciti. Avevamo preparato bene l’incontro e siamo stati bravi a prenderli nella loro metà campo, impedendogli di ragionare. È stata una partita molto tattica: in mezzo al campo c’era tanto traffico, ma ne eravamo consapevoli. Questo 4-3-1-2 ci dà certezze in più e specialmente in casa i risultati ci stanno dando ragione”.

Ai microfoni di SportCasertano, l’ex bandiera del Livorno si gode quindi il piccolo passo avanti verso la permanenza, anche se la strada resta in salita, anche perché cinque delle ultime nove gare il Messina le giocherà ancora in trasferta: “A piccoli passi cerchiamo di raggiungere la meta, non facendo mai mancare un grande impegno. Va bene così, anche se forse c’è rammarico da una parte e dall’altra per qualche occasione non sfruttata. Andiamo avanti e cerchiamo di fare il meglio possibile domenica dopo domenica”.

Caserta
Un centinaio i tifosi accorsi da Messina a Caserta (foto Giuseppe Scialla)

Lucarelli ha parlato anche del grande feeling che si è creato con squadra e supporters: “Tra me e i ragazzi si è creato uno spirito importante e anche se arriveranno i punti di penalizzazione lotteremo e dovremo farlo per la salvezza diretta senza passare per i playout. I tifosi? Erano presenti in cento e questo significa che sta tornando l’entusiasmo. Tornare alla normalità è come vincere una Champions League e noi vogliamo farlo”.

La Casertana si è confermata una big del torneo e resta pienamente in lizza per la qualificazione play-off. Lucarelli lo ammette: “Temevamo questa partita. Spesso chi viene qui è costretto a difendersi. Noi abbiamo scelto di andare a premerli molto alto, per limitare il loro palleggio. Sapevo che giocando a specchio, con lo stesso modulo, non avremmo trovato spazi. Non abbiamo avuto comunque grandi grattacapi, è andata bene insomma”.

Musacci costretto al rientro anticipato negli spogliatoi per un doppio giallo (foto Giuseppe Scialla)

Il doppio giallo rimediato ingenuamente da Musacci avrebbe comunque potuto cambiare la storia del match: “Partite bloccate come queste possono essere decise da un episodio. Per cui quando ci siamo ritrovati in dieci, temevamo di pagarlo. Invece non abbiamo sofferto nemmeno l’inferiorità. In momenti come questi, la testa diventa fondamentale”.

Anche a Caserta è arrivata l’eco della protesta guidata dallo stesso Lucarelli, nei giorni della grave crisi societaria: “Sono stato al fianco dei miei ragazzi, che non percepivano lo stipendio da cinque mesi. Proprio il legame che si è creato nello spogliatoio ci ha consentito di fronteggiare questi problemi. Quando si pensa agli stipendi dei calciatori, spesso si pensa ai big e ai loro compensi milionari. Invece il 98% dei calciatori italiani guadagna 1.300 o 1.400 euro al mese. Ora fortunatamente abbiamo ritrovato serenità”.

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