Calcio

Lucarelli: “Senza calcio avrei fatto il camallo. Da sindaco di Messina ristrutturerei il Celeste”

L’idolo da ragazzino Marco Van Basten, Walter Mazzarri l’allenatore ideale, Livorno-Roma 3-3 la partita indimenticabile. Sono solo alcune delle risposte di Cristiano Lucarelli che nell’intervista doppia realizzata da Messina Sportiva ha così ripercorso i momenti più importanti della carriera da calciatore e al contempo parlato della sua esperienza da allenatore dei giallorossi, iniziata nello scorso ottobre.

Un momento delle riprese (foto Alessandro Denaro)

L’ex “99 Amaranto”, a confronto con Carmine Coppola, suo compagno per una stagione ai tempi di Livorno e anche in Nazionale, ha raccolto il nostro invito, sottoponendosi al fuoco di fila di domande. “All’inizio non mi stava molto simpatico…” sorride Cristiano riferendosi all’allora centrocampista di Pollena Trocchia. Un sentimento che è cambiato nel corso degli anni, portando ad una bella amicizia.

“Senza il calcio avrei fatto il camallo (ndr, lo scaricatore che operava sulle navi nel porto di Genova) oppure il veterinario, la professione che sognavo da bambino” commenta Lucarelli che poi aggiunge: “Per il calcio ho rinunciato a tutte le cose che fanno i ragazzi dai 18 ai 30 anni, però si è trattato di sacrifici per i quali ne è sicuramente valsa la pena”.

Lucarelli osserva la cornice che gli abbiamo consegnato (foto Alessandro Denaro)

Messina, Livorno e Napoli, tre città che accomunano Lucarelli e Coppola: “I livornesi sono ingrati, i napoletani unici, i messinesi passionali” afferma il tecnico giallorosso, scosso evidentemente dagli ultimi accadimenti nella propria terra d’origine.

Pozzebon ha accettato l’offerta del Catania e Lucarelli al Pisa ci sarebbe mai andato? “No, ma Pozzebon non aveva lo stesso attaccamento che potevamo avere io a Livorno e Carmine a Messina. Per la gente è sempre stato un giocatore qualunque, per cui è stato un passaggio più facile”.

Fosse il sindaco di Messina non ha dubbi su quale sarebbe il suo primo intervento: “Rifarei lo stadio Celeste”. La sua grande esperienza lo porta inoltre a sottolineare anche il problema principale del calcio italiano, con un elemento ben preciso: “Ritengo sia la mancanza di presidenti con progetti seri, vedi Empoli, Udinese o Atalanta, oppure De Laurentiis a Napoli o Cairo al Torino. In Lega Pro ci sono invece troppi avventurieri che utilizzano il calcio per scopi poco nobili”. L’appello ai tifosi del Messina, infine, è chiaro: “Dico loro di ricompattarsi e di tornare allo stadio, c’è una salvezza da conquistare e una squadra da omaggiare insieme ad una società che ha salvato l’ACR da un sicuro fallimento”.

Alessandro Calleri

Share
Published by
Alessandro Calleri

Recent Posts

Tato Spatari è il nuovo presidente del Ctv Messina. Supera lo sfidante Mazzeo

Tato Spatari è stato eletto nuovo presidente del Circolo del Tennis e Vela di Messina.…

8 ore ago

Il Messina riparte dal tandem Pavone-Modica. In attesa delle mosse del fondo

Giuseppe Pavone e Giacomo Modica si ritrovano dopo quattro anni. Il nuovo direttore sportivo giallorosso,…

8 ore ago

Il Siracusa firma il colpo Sebastiano Longo. Saluta l’Igea Virtus dopo 18 reti

Il Siracusa, che si candida al ruolo di favorita per la promozione nel prossimo torneo…

11 ore ago

L’Igea Virtus ingaggia l’attaccante Sebastiano Aperi. Già 80 gol in carriera

La Nuova Igea Virtus ha comunicato di avere acquisito il diritto alle prestazioni sportive dell’attaccante…

11 ore ago

La Messana tenta il ripescaggio. Cosimini il tecnico, restano Cannavò e Fragapane

Per avere uno scenario più definito toccherà aspettare almeno due settimane, ma l’ottimismo per il…

13 ore ago

La Juventus Next Gen affida la panchina a Paolo Montero

Paolo Montero firma un contratto che lo lega alla Juventus per altri due anni, fino…

14 ore ago