Il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli ha commentato con sportività l’andamento della sfida con il Foggia, vinta per 3-0 dai locali, tra l’altro con un timbro di Deli, già a segno per due volte contro i giallorossi quando indossava la maglia della Paganese, oggi diretta concorrente nella corsa salvezza.
Ai microfoni di Radio Amore l’allenatore toscano ha lodato il grande clima respirato allo “Zaccaria”: “Faccio i complimenti alla società per l’organizzazione, la serietà e il pubblico. Oggi, dopo cinque anni di assenza, mi è sembrato di essere tornato in A, proprio per via di un palcoscenico d’eccezione. Un’accoglienza così davanti agli spogliatoi in Lega Pro non si vede da nessuna parte. Mi auguro che quest’anno ce la possa fare, anche perché l’anno scorso mi ha dato un dispiacere doppio, da livornese, perdendo contro il Pisa (nel decisivo spareggio promozione, ndc). Ad ogni modo se dopo quel ko di un anno fa sono ancora là in alto, evidentemente vi sono possibilità e disponibilità economiche”.
Promossa la prova dei tre neo-acquisti, che effettivamente hanno mostrato confortanti indicazioni: “Mi sono piaciuti moltissimo. Sanseverino aveva più minutaggio, Da Silva e Anastasi invece potevano garantire un apporto ridotto in termini di fiato. Anastasi ha avuto una grande occasione non sfruttata, ma per il resto ha garantito un grande aiuto tatticamente. Grazie a lui abbiamo scavalcato il loro pressing, perché ha tenuto palla e ci ha fatto salire. Quando starà bene, troverà anche il gol con regolarità. Non giocava da tanto, in una partita non facile e con quel fisico era normale che soffrisse”.
Definitivamente chiuso il caso Milinkovic, anche perché il franco-serbo è stato subito protagonista, dopo i quattro giorni di assenza da Messina, in concomitanza con la fine del mercato: “Gli ho detto che per dare subito un taglio alle troppe voci, era giusto rimetterlo subito in campo. Anche per aiutarlo, per farlo calare nuovamente nella nostra realtà. Ho ritenuto giusto farlo giocare, anche se Madonia aveva fatto bene. Ho un rapporto personale con Manuel, un ragazzo che va gestito in modo particolare. Se fossi partito con le nostre due punte centrali in campo, non avrei avuto peraltro ricambi a gara in corso in quel ruolo. Milinkovic era l’unico con 90 minuti nelle gambe. Mentre stavo lanciando Madonia per Anastasi abbiamo preso lo 0-1 e quindi ho dovuto cambiare in corsa. Peccato per le tre occasioni sprecate sullo 0-0″.