L’abbraccio collettivo di squadra e staff in cerchio a fine gara ha riportato alla mente quanto era già accaduto dopo Siena-Messina di Tim Cup a fine luglio sotto la gestione di Tosto e Bertotto. “Per me quell’abbraccio è il momento ideale per guardarsi negli occhi – spiega Lucarelli – e avverrà sia che si vinca oppure che si perda. Dobbiamo avere sempre la sensazione di aver dato tutto, fino all’ultimo secondo. Può succedere di giocare bene o male, ma bisogna comunque sacrificarsi per i compagni. Ai tifosi prometto con tutte le mie forze che cercheremo di esaudire la loro richiesta di rispettare la maglia, ma a volte è semplicemente per dei limiti tecnici o mentali per cui non si riesce, oppure in quanto certi giocatori non sopportano il peso della maglia del Messina. Qui si sta vivendo un momento simile a quello del Livorno ed ero preparato, ma in questa situazione il pubblico può fare il dodicesimo ed anche il tredicesimo uomo in campo. Non posso pensare che i nostri tifosi non ci aiutino. La squadra del cuore è come un figlio e anche nelle disgrazie va difesa e sostenuta”.
Con la proprietà Lucarelli ha già fatto il punto su eventuali innesti attingendo dal mercato degli svincolati, avendo a disposizione una rosa vasta ma con delle lacune in diversi ruoli. “Intanto devo cercare di recuperare più giocatori possibili e fare le valutazioni dovute su chi è all’altezza di indossare una maglia pesante come quella del Messina. Nel giro di breve tempo stabiliremo dunque chi può continuare. L’accordo con il presidente è che effettueremo degli ingaggi nel caso di giocatori svincolati che siano già abbastanza pronti e che dal punto di vista morale possano indossare questa maglia. Non prenderemo chi è stato a fare scampagnate e non si allena da tre mesi, meglio andare avanti con questi. Alcuni, però, possono fare immediatamente al caso nostro e in questo senso potrebbero esserci novità nei prossimi giorni”.
Chi verrà tesserato a breve è Giulio Grifoni che si allena già in gruppo e che Lucarelli presenta così: “Può giocare da esterno basso nella difesa a quattro, giostrando su entrambe le fasce, oppure da esterno alto e da mezzala. Un vero jolly, insomma, alla Giaccherini. E’ cresciuto nel vivaio della Fiorentina, ha circa 200 presenze in Lega Pro e l’anno scorso ha giocato tra Prato e Juve Stabia. Nella passata stagione aveva un accordo con il Carpi, poi sfumato dopo l’addio di Giuntoli. Il ragazzo ha accusato psicologicamente il colpo. In estate ha svolto tutta la preparazione e le amichevoli col Gavorrano, che puntava anche ad ingaggiarlo, ma lui voleva una piazza più ambiziosa. E’ partito subito per Messina appena l’ho chiamato. Si tratta di un elemento del ’93, i misteri del calcio sono che fosse senza squadra. Presto dovremmo ufficializzare il suo tesseramento”.