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Lucarelli: “Mancano 7-8 punti. Milinkovic mi ha fatto paura, non sa quanto è forte”

Il match con l’Akragas incombe, ma Cristiano Lucarelli pensa anche alla successiva sfida di domenica a Fondi. “Qualcosa cambieremo, sia dal punto di vista tattico che degli uomini. Servirà una formazione camaleontica. Noi avremo da affrontare un altro lungo viaggio dopo a Fondi. Abbiamo qualche acciacco e sulle base delle condizioni valuteremo dei cambiamenti. L’assenza di Mancini? Abbiamo una rosa importante, non c’è un dualismo tra lui e Musacci, hanno ruoli opposti”.

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L’esultanza di Lucarelli ad Andria (foto TuttoFidelis)

Il Messina scenderà in campo in serata, mentre ben otto partite su dieci sono in programma nel primo o nel tardo pomeriggio. Ad ogni modo non sarà un grande vantaggio, almeno a sentire l’allenatore livornese: “Conosceremo i risultati delle altre. Una cosa bella di questo periodo è che però non facciamo mai calcoli. C’è tanta voglia di batterci che anche per l’Akragas non conteranno i risultati delle altre. Dopo Andria ero più ottimista, pensavo che in caso di vittoria anche con l’Akragas avremmo potuto dare uno strappo importante, invece poi sono arrivati i risultati delle altre e questo scombussola i nostri piani. Non faccio mai tabelle, penso che a 41 punti possano arrivare tutti. Dobbiamo fare almeno sette o otto punti da qui alla fine”.

Grande risalto mediatico ha avuto l’abbraccio con Milinkovic ad Andria, che ha suggellato il grande legame tra il tecnico e il calciatore più talentuoso del gruppo: “Ero di spalle, all’inizio non lo avevo visto e mi ha fatto paura… Mi fa piacere che il ragazzo abbia apprezzato che mi sia dedicato a lui per tirargli fuori il massimo che si poteva, ma nemmeno lui sa quanto è forte. Non vi nego che in alcuni momenti mi ha fatto arrabbiare. C’è il lavoro di tutto lo staff e anche dei suoi compagni dietro, il gruppo lo ha accettato per com’era. È franco-serbo, ha una mentalità e perfino un’alimentazione diversa dalla nostra”.

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La linea difensiva del Messina ad Andria

Lucarelli è tornato a commentare alcune delle scelte proposte in Puglia, come la promozione di Bencivenga dal 1’. “Pensavo potesse giocare 50’, ma in questi casi non incide soltanto la componente fisica, ma anche lo stress. L’ecografia chiarirà le sue condizioni. Speravo potesse dare un ricambio a Grifoni, che si trascina un problema alla caviglia e volevo risparmiarlo. Plasmati è disponibile, sarà convocato, andrà in panchina, sperando non ci sia bisogno durante la partita di utilizzarlo”.

I playoff sono distanti appena quattro lunghezze, ma lo staff tecnico non tollera voli pindarici: “Dobbiamo tirarci fuori dai playout, consapevoli che le tranvate sui denti sono sempre dietro l’angolo. Dunque non parliamo di altro, anche perché sappiamo che arriverà la penalizzazione”.

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