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Messina

Lucarelli: “Con l’Akragas la partita più difficile. Mi aspettavo l’exploit di Da Silva”

Turno infrasettimanale all’orizzonte per il Messina di Cristiano Lucarelli, che sfiderà l’Akragas dei tanti ex al “Franco Scoglio”. La formazione guidata da Lello Di Napoli, allenatore oggetto di tante critiche in riva allo Stretto, ha avuto il merito di rilanciare numerosi elementi transitati dall’ACR, con i quali si sta giocando a dispetto dei pronostici le chances di permanenza.

Lucarelli e Alessandro
Cristiano Lucarelli e il team manager Ciccio Alessandro ad Andria

Anche in virtù di ciò il match nasconde mille insidie, secondo il tecnico messinese: “È la partita più difficile da quando sono qui. Il lavoro di Lello Di Napoli è molto importante, anche perché pure loro hanno avuto qualche vicissitudine societaria. Ha allenato qui, conosce ogni singolo dettaglio del Messina, diversi giocatori della rosa e ogni centimetro del prato del San Filippo. Vorrà fare bella figura, magari qui non è stato apprezzato fino in fondo. Verrà preparata bene sia da noi che da loro, ma io non conosco l’Akragas come lui il Messina”.

Sarà una gara particolare per Totò Cocuzza, a segno in tre delle ultime quattro gare, vinte contro Taranto, Matera e Siracusa. A completare la folta schiera di calciatori con un passato a Messina i vari Bramati, Mileto, Addario, Russo e Salvemini. “Ci sono tanti ex, nessuno di questi vorrà deludere e andare col freno a mano tirato – ha evidenziato Lucarelli –. Ecco perché è una partita di difficoltà notevole. Ci sono troppe conoscenze di tante situazioni all’interno. Affrontiamo una delle squadre più in forma del campionato. Una formazione garibaldina, con tanti giovani, che sanno soffrire, come accaduto col Matera o con il Siracusa. Hanno un ruolino di tutto rispetto”.

Francesco Palmieri
Il responsabile del settore giovanile del Parma Francesco Palmieri

L’ex bandiera del Livorno ha commentato poi il grande rendimento di Da Silva, tra le rivelazioni del Messina che ha cambiato volto e marcia nel girone di ritorno: “Me l’aspettavo questo exploit. I giocatori vanno divisi tra quelli che giocano e sentono la fiducia e quelli che trovano molto meno spazio. Me lo ha insegnato Francesco Palmieri, il primo che mi ha aiutato ai tempi del settore giovanile del Parma, quando allenavo lì. Necessariamente quindi vanno fatte valutazioni diverse tra la sua poco significativa esperienza a Catania e il grande apporto che sta dando invece a Messina. Da Silva ha un grande potenziale e qualità importanti, speravo di tirarle fuori. È stata comunque una sorpresa vederlo in così poco tempo esprimersi su questi livelli”.

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